This exquisite and very rare round cabinet on non-visible wheels designed by Osvaldo Borsani for Tecno is made out of lacquered plywood, laminate, leather and steel. The plywood interior revolves inside the black leather upholstered exterior. Manufacturer’s label to interior as pictured. Documented in Repertorio 1950-1980, page 299. Founder with his brother Fulgenzio of Tecno, the architect Osvaldo Borsani designed most of Tecno’s and italian design’s icons, like the working system Graphis, the D70 sofa, the P40 lounge-chair and the smal tables T1 and T2. Osvaldo Borsani began to work at an early age in the family business of making furniture. In 1933 he participated in the fifth Triennale of Milan with the design for the “ Minimal House”, which was awarded the silver medal. In the post-war period, after graduation from Polytechnic, he formed friendships with numerous artists like Lucio Fontana, Agenore Fabbri, Aligi Sassu, Roberto Crippa, Fausto Melotti, and Arnaldo Pomodoro, together with whom he realized important works of art in furnishing and interior architecture. In 1953, along with his brother Fulgenzio, he founded Tecno, the great project for which he worked his whole life in order to develop standard production with reference to that of design. His first industrial designs were the P40 adjustable armchair (1953) and the D70 reversible seat sofa.
Questo squisito e rarissimo mobile rotondo su ruote non visibili, disegnato da Osvaldo Borsani per Tecno, è realizzato in compensato laccato, laminato, pelle e acciaio. L'interno in compensato ruota all'interno dell'esterno rivestito in pelle nera. Etichetta del produttore all'interno, come da foto. Documentato in Repertorio 1950-1980, pagina 299. Fondatore con il fratello Fulgenzio della Tecno, l'architetto Osvaldo Borsani ha progettato la maggior parte delle icone della Tecno e del design italiano, come il sistema di lavoro Graphis, il divano D70, la poltrona P40 e i tavolini T1 e T2. Osvaldo Borsani inizia a lavorare in giovane età nell'azienda di famiglia che produce mobili. Nel 1933 partecipa alla quinta Triennale di Milano con il progetto della "Casa minimale", che ottiene la medaglia d'argento. Nel dopoguerra, dopo la laurea al Politecnico, stringe amicizia con numerosi artisti come Lucio Fontana, Agenore Fabbri, Aligi Sassu, Roberto Crippa, Fausto Melotti e Arnaldo Pomodoro, insieme ai quali realizza importanti opere d'arte nell'ambito dell'arredamento e dell'architettura d'interni. Nel 1953, insieme al fratello Fulgenzio, fonda la Tecno, il grande progetto per il quale lavora tutta la vita per sviluppare la produzione standard in riferimento a quella del design. I suoi primi progetti industriali furono la poltrona regolabile P40 (1953) e il divano con seduta reversibile D70.
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