Three model 1073/3 lamps in steel, aluminum and craquelé metal base, by Gino Sarfatti. Prod. Arteluce, Italy, 1956 cm 207x24x24 (large) cm 198x24x24 (medium) cm 183x24x24 (small) Bibliography: Gino Sarfatti, Selected works 1938-1973, p. 454. Very Good conditions. Gino Sarfatti (1912-1985) was born in Venice on 16 September 1912. The childhood of Gino and his brothers is marked by the economic comfort and the cosmopolitan environment of the lagoon city. In 1930 he moved to Genoa to enroll in the faculty of Aeronautical Engineering. In the meantime, however, the political situation deteriorates. In 1935 the "stop of the ships", caused by the sanctions imposed on Italy by the League of Nations, ruined his father. At the age of 23, Sarfatti was forced to interrupt his studies. He moved to Milan and, in February 1939, founded Arteluce. Arteluce opened a store in Corso Littorio, now Corso Matteotti. In 1943, due to the racial laws and the bombing of Milan, he took refuge with his family in Switzerland. Immediately after the liberation, he returned to Milan and reorganized the production. In 1950 he made an important trip to the United States, during his absence he entrusted the artistic direction of Arteluce to Vittoriano Viganò. In 1953 the shop was completely renovated by Marco Zanuso and became the center of international attention. In 1954, the 1063 and 1065 models obtained the "Grand Prix" at the X Triennale and the 559 model won the Compasso d'Oro. The following year, the award was repeated with the 1055 model. Large volumes of activity lead to a spasmodic commitment. Since 1949, retail production has been accompanied by export activity and large-scale projects. The latest are the Michelangelo and Raffaello cruise ships and the "cloud" installation for the Teatro Regio in Turin. At the end of 1973, Sarfatti decided to sell Arteluce to Flos and retired to live in the house in Griante on Lake Como. He died on March 6, 1985.
Tre lampade modello 1073/3 in acciaio, alluminio e base in metallo craquelé, di Gino Sarfatti. Prod. Arteluce, Italia, 1956 cm 207x24x24 (grande) cm 198x24x24 (media) cm 183x24x24 (piccola) Bibliografia: Gino Sarfatti, Opere scelte 1938-1973, p. 454. Condizioni molto buone. Gino Sarfatti (1912-1985) nasce a Venezia il 16 settembre 1912. L'infanzia di Gino e dei suoi fratelli è segnata dall'agiatezza economica e dall'ambiente cosmopolita della città lagunare. Nel 1930 si trasferisce a Genova per iscriversi alla facoltà di Ingegneria Aeronautica. Nel frattempo, però, la situazione politica si deteriora. Nel 1935 lo "stop alle navi", causato dalle sanzioni imposte all'Italia dalla Società delle Nazioni, manda in rovina il padre. A 23 anni, Sarfatti è costretto a interrompere gli studi. Si trasferisce a Milano e, nel febbraio 1939, fonda Arteluce. Arteluce aprì un negozio in Corso Littorio, oggi Corso Matteotti. Nel 1943, a causa delle leggi razziali e dei bombardamenti su Milano, si rifugia con la famiglia in Svizzera. Subito dopo la liberazione, torna a Milano e riorganizza la produzione. Nel 1950 compie un importante viaggio negli Stati Uniti e durante la sua assenza affida la direzione artistica di Arteluce a Vittoriano Viganò. Nel 1953 il negozio viene completamente rinnovato da Marco Zanuso e diventa il centro dell'attenzione internazionale. Nel 1954 i modelli 1063 e 1065 ottengono il "Gran Premio" alla X Triennale e il modello 559 vince il Compasso d'Oro. L'anno successivo, il premio fu ripetuto con il modello 1055. I grandi volumi di attività portano a un impegno spasmodico. Dal 1949, la produzione al dettaglio è stata accompagnata da attività di esportazione e da progetti su larga scala. Gli ultimi sono le navi da crociera Michelangelo e Raffaello e l'installazione "nuvola" per il Teatro Regio di Torino. Alla fine del 1973, Sarfatti decise di vendere Arteluce a Flos e si ritirò a vivere nella casa di Griante, sul lago di Como. Muore il 6 marzo 1985.
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