Portrait. Paper, pastel, 35.5x23 cm
The composition focuses on portraying the facial features and characteristics of a man. The artist has employed a linear style, using bold and defined lines to outline the contours of the face, hair, and other elements. This approach emphasizes the structure and form of the subject.
The primary colors used in the portrait are black, yellow, and white.
Kurts Fridrihsons (1911. 07. IX Riga – 1991. 31. I, Riga)
Artist childhood was gone in Riga, 1916 – 18 he gone together with parents to Dnipropetrovs’k as a fugitive’s. He learned at Germany gymnasium when he returned to Riga. 1931. – 38. – Architectural studding at Latvian University, where he learned painting to V Purvitis (ending 1, 2, 3). 1938. – Learning to A. Deren in Paris.
Artist took part at the exhibitions since 1932. 1946 – As a Member of artist Union of Latvia, expelling in 1951 restored at 1957.
1938 – 41 he work at “Valter and Rapa”, bookshop’s foreign department, since 1941. at Riga’s History and Shipping Museum. 1944. – calling to germane military service, after that in as a fugitives in Kurland. 1947 – 48 as a teacher at JRRMV. K. Fridrihsons in this time met with like minded fellows at France group; 1951 he had putted under arrest and convicted on 25 years about parricide. He was at imprisonment till 1956, rehabilitated at 1991.
He worked printing works at the Riga’s History and shipping museum, Dailes Theater (1967 – 72), combine “Maksla”, made exhibition’s. Artist was merit employee of LSSR (1989) and Scientist Academy’s honor member of Latvia (1990).
Artist work at oil technique, since end of 1950 made aquarelles and was one from this painting’s style founders. He made cycles and thematic was Latvian folklore, ancient legends, world literature and art archeological layers in connection. At 1960 he was so called abstractionist:
1967 – Solo exhibition „The Livonian’s legends”, 1977 – „The walk of Indian’s”, 1978 – The theme of Shopeen”, 1981 – „The gests and passengers”.
Still 1974 he worked mainly in technique of flomaster’s and in this paintings associative wave communicated together with rather culture reminiscences. At this time was done his individual style – virtuosity of line, colour, what made reflections of spiritual dimensions (cycle „Gipsies”, 1974, „Passages”, 1976, „Wherever is be”, 1986, „The trace”, 1990). Fridrihson worked also as illustrator (homer „Illiade”, 1961…..)
Ritratto. Carta, pastello, 35,5x23 cm
La composizione si concentra sulla rappresentazione dei tratti del viso e delle caratteristiche di un uomo. L'artista impiega uno stile lineare, utilizzando linee decise e definite per delineare i contorni del viso, i capelli e altri elementi. Questo approccio enfatizza la struttura e la forma del soggetto.
I colori primari utilizzati nel ritratto sono il nero, il giallo e il bianco.
Kurts Fridrihsons (1911. 07. IX Riga - 1991. 31. I, Riga)
L'infanzia dell'artista è trascorsa a Riga, nel 1916-18 si è recato insieme ai genitori a Dnipropetrovs'k come fuggitivo. Al ritorno a Riga ha studiato al ginnasio tedesco. 1931. - 38. - Studia architettura all'Università lettone, dove impara a dipingere da V Purvitis (finale 1, 2, 3). 1938. - Impara da A. Deren a Parigi.
L'artista partecipa alle mostre dal 1932. 1946 - Membro dell'Unione degli artisti della Lettonia, espulso nel 1951 e ripristinato nel 1957.
1938 - 41 lavora presso "Valter e Rapa", reparto estero della libreria, dal 1941. al Museo della Storia e della Navigazione di Riga. 1944. - chiamata al servizio militare germano, dopo di che in come fuggiasco in Curlandia. 1947 - 48 come insegnante presso la JRRMV. In questo periodo K. Fridrihsons si riunì al gruppo France con persone che la pensavano allo stesso modo; nel 1951 fu arrestato e condannato a 25 anni per parricidio. Rimase in carcere fino al 1956, riabilitato nel 1991.
Ha lavorato come stampatore presso il Museo della Storia e della Navigazione di Riga, il Teatro Dailes (1967-72), l'associazione "Maksla", ha realizzato mostre. L'artista è stato impiegato di merito della LSSR (1989) e membro d'onore dell'Accademia degli scienziati della Lettonia (1990).
L'artista lavora con la tecnica a olio, dalla fine del 1950 ha realizzato acquarelli ed è stato uno dei fondatori di questo stile pittorico. Realizzava cicli e tematizzava il folklore lettone, le antiche leggende, la letteratura mondiale e gli strati archeologici dell'arte. Nel 1960 è stato definito astrattista:
1967 - Mostra personale "Le leggende livoniane", 1977 - "La passeggiata degli indiani", 1978 - Il tema di Shopeen", 1981 - "Le feste e i passeggeri".
Ancora nel 1974 lavorava principalmente nella tecnica del flomaster e in questi dipinti comunicava l'onda associativa insieme a reminiscenze piuttosto culturali. In questo periodo è stato realizzato il suo stile individuale - virtuosismo della linea, del colore, che ha reso le riflessioni di dimensioni spirituali (ciclo "Gipsies", 1974, "Passages", 1976, "Wherever is be", 1986, "The trace", 1990). Fridrihson ha lavorato anche come illustratore (homer "Illiade", 1961.....)
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