Il Vischio (The Mistletoe) is a original b/w etching on paper, realized by the Italian artist Arnoldo Ciarrocchi (1916-2004) around 1960s. Image Dimensions: 8.4 x 6.2 cm Hand-signed in pencil on the lower margin, this is an artist's proof unnumbered, with fresh impression. In excellent conditions, this contemporary artwork representing a Christmas misteletoe, reports autograph notes (a greeting message) in pencil by Ciarrocchi's wife, Raffaella Magliola. On the lower margin at the center the signature of the artist. Arnoldo Ciarrocchi (Civitanova Marche 1916 – 2004) Arnoldo Ciarrocchi was born in Civitanova Marche (Italy) in 1916. He enrolled in the libro d’Urbino School, and in 1938 he moved to Rome, where he worked as a pressman at the Chalcography Chamber for seventeen years. His first engravings appear in the 1940s, among which are the White Prints and The Pines of Monte Mario. In 1947, Ciarrocchi exhibited his work at the Galleria del Secolo (Gallery of the Century) with Sadun, Scialoja, and Stradone, and in 1950 at the National Chalcography, he exhibited one hundred and twenty-seven prints from the engravings regarding the years spent at Urbino. During the span of his long career, Ciarrocchi obtained prestigious recognitions, among which, in 1951, he received an award for his engravings at the first International Art Biennial in San Paolo, Brazil and in 1952 he received the first award for the prints engraved at the Quadrennial in Rome. In 1955, Ciarrocchi received the first award for the etchings at the first Biennial of the Italian engravings in Venice. At the 1962 Venice Biennial, he presented himself with ten scenes of Fontespina painted with watercolors in order to appear in 1976 at the Quadrennial in Rome with seven great scenes of Asola. In Jesi, in 1988, the year of engravings, he received the “Rosa Papa-Tamburi” award. Ciarrocchi is considered to be among the best contemporary engravers as a result of his refined techniques and his outstanding graphic sensitivity. In order to emphasize the powerful component of light used in Ciarrocchi’s graphic signature, Valerio Volpini poetically wrote: “It is the Adriatic light that runs like a liquid through Ciarrocchi’s watercolors and engravings”.
Il Vischio è un'acquaforte originale in b/n su carta, realizzata dall'artista italiano Arnoldo Ciarrocchi (1916-2004) intorno agli anni Sessanta. Dimensioni dell'immagine: 8.4 x 6,2 cm Firmata a mano a matita sul margine inferiore, è una prova d'artista non numerata, con impressione fresca. In ottime condizioni, quest'opera d'arte contemporanea che rappresenta un misteletoe natalizio, riporta note autografe (un messaggio di auguri) a matita della moglie di Ciarrocchi, Raffaella Magliola. Sul margine inferiore al centro la firma dell'artista. Arnoldo Ciarrocchi (Civitanova Marche 1916 - 2004) Arnoldo Ciarrocchi nasce a Civitanova Marche (Italia) nel 1916. Iscrittosi alla Scuola del Libro d'Urbino, nel 1938 si trasferisce a Roma, dove lavora per diciassette anni come addetto alla stampa presso la Camera Calcografica. Negli anni Quaranta compaiono le sue prime incisioni, tra cui le Stampe bianche e I pini di Monte Mario. Nel 1947 Ciarrocchi espone le sue opere alla Galleria del Secolo con Sadun, Scialoja e Stradone e nel 1950 alla Calcografia Nazionale espone centoventisette stampe tratte dalle incisioni relative agli anni trascorsi a Urbino. Nel corso della sua lunga carriera, Ciarrocchi ottenne prestigiosi riconoscimenti, tra cui, nel 1951, un premio per le sue incisioni alla prima Biennale Internazionale d'Arte di San Paolo del Brasile e nel 1952 il primo premio per le stampe incise alla Quadriennale di Roma. Nel 1955, Ciarrocchi riceve il primo premio per le incisioni alla prima Biennale dell'Incisione Italiana di Venezia. Alla Biennale di Venezia del 1962 si presenta con dieci scene di Fontespina dipinte ad acquerello per presentarsi nel 1976 alla Quadriennale di Roma con sette grandi scene di Asola. A Jesi, nel 1988, anno delle incisioni, riceve il premio "Rosa Papa-Tamburi". Ciarrocchi è considerato tra i migliori incisori contemporanei per la raffinatezza delle tecniche e la spiccata sensibilità grafica. Per sottolineare la potente componente della luce utilizzata nella firma grafica di Ciarrocchi, Valerio Volpini ha poeticamente scritto: "È la luce dell'Adriatico che scorre come un liquido negli acquerelli e nelle incisioni di Ciarrocchi".
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