Image dimensions: 34.6 x 35 cm. Editions of 120 examples and many Artist's proofs (111/120). Published in the Portafoglio ''Tunisiaca3 1996: d'aprés Auguste Lumière''. Signed and numbered in the bottom with pencil. With his camera, Bettino Craxi, stained by public accusation of corruption, observed his new country of exile, Tunisia, declaring: ''I am locally in contact with sporting, cultural and social associations, and kindly informed about their activities. I have contacts with a publishing house and a print shop in Tunis who edited three lithographic series that I produced, two in the brothers' centenary Lumière, and one later ''. In this desperate situation, he realized these wonderful photolithographs, saying: ''In these conditions, while on the one hand I thank God for being still alive, on the other I continue to live as I can, defending my freedom and my life, since I think one equals another, according to an equation that in my mind it is well rooted and very lucid.'' Indeed, in August of 1993, in front of a speechless Parliament, he made the historic speech that sounded like a challenge to the whole Italian political class: ''Stand if you have never taken illicit financing in this country''. Then he remembers the money paid by the Soviets to the PCI and the paramilitary apparatus of the KGB in Italy. However, overwhelmed by the judicial scandals and pursued by the arrest warrants of the Mani Pulite pool in Milan, Craxi decided not to go to court and in 1994 he fled to his villa in Hammamet, Tunisia, where heads of state and politicians from all over the world once loved being hosted. For six years, Italy has pretended to forget him: a few politicians visited him, only a few friends stayed by his side.
Dimensioni dell'immagine: 34.6 x 35 cm. Edizioni di 120 esemplari e molte prove d'artista (111/120). Pubblicato nel Portafoglio ''Tunisiaca3 1996: d'aprés Auguste Lumière''. Firmato e numerato in basso a matita. Con la sua macchina fotografica, Bettino Craxi, macchiato da pubbliche accuse di corruzione, ha osservato il suo nuovo paese d'esilio, la Tunisia, dichiarando: ''Sono in contatto locale con associazioni sportive, culturali e sociali, e gentilmente informato sulle loro attività. Ho contatti con una casa editrice e una tipografia di Tunisi che hanno curato tre serie litografiche da me prodotte, due nel centenario dei fratelli Lumière, e una più tardiva". In questa situazione disperata, ha realizzato queste meravigliose fotolitografie, dicendo: ''In queste condizioni, mentre da un lato ringrazio Dio di essere ancora vivo, dall'altro continuo a vivere come posso, difendendo la mia libertà e la mia vita, poiché penso che una sia uguale all'altra, secondo un'equazione che nella mia mente è ben radicata e molto lucida'' Infatti, nell'agosto del 1993, davanti a un Parlamento senza parole, ha fatto lo storico discorso che sembrava una sfida a tutta la classe politica italiana: "Alzatevi se non avete mai preso finanziamenti illeciti in questo Paese". Poi ricorda il denaro versato dai sovietici al PCI e all'apparato paramilitare del KGB in Italia. Tuttavia, travolto dagli scandali giudiziari e perseguito dai mandati di cattura della piscina di Mani Pulite a Milano, Craxi ha deciso di non andare in tribunale e nel 1994 è fuggito nella sua villa di Hammamet, in Tunisia, dove un tempo amavano essere ospitati capi di Stato e politici di tutto il mondo. Per sei anni l'Italia ha fatto finta di dimenticarlo: alcuni politici gli hanno fatto visita, solo pochi amici sono rimasti al suo fianco.
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