"Miró Exhibition Poster " is an original photo-offset realized after Joan Miró in 1971, it comes from one of the Italian Exhibition posters of the artist, held in Rome, Piazza Navona, 43 in Marino. Perfect conditions, signed on plate. The artwork represents one of the stunning abstract, vivid, and colorful piece of art harmonized with intense black, interesting, eye-shaped and geometric constructions down is written the information of the exhibition, written in smaller letters, Editoriale Grafica-Roma. Joan Miró (1893-1983) was a Spanish artist. Since the beginning, Miró’s work included a component of fantasy and hallucination. His artistic approach encouraged the free play of associations, and envisaged “accidents” to provoke reactions closely connected to subconscious experiences. While rejected any formal association with movements or groups, including the Surrealists, André Breton recognised him as “the most Surrealist of us all”. His artistic approach encouraged the free play of associations, and envisaged “accidents” to provoke reactions closely connected to subconscious experiences. Miró’s famous motifs consist of freely reshaped fragments cut from catalogues for machinery on canvases to form black silhouettes – solid or in outline, with dramatic accents of white and red.
"Miró Exhibition Poster" è un foto-offset originale realizzato dopo Joan Miró nel 1971, proviene da uno dei manifesti della mostra italiana dell'artista, tenutasi a Roma, Piazza Navona, 43 a Marino. Condizioni perfette, firmata sulla lastra. L'opera rappresenta una delle stupefacenti opere d'arte astratta, vivida e colorata armonizzata con costruzioni nere intense, interessanti, a forma di occhio e geometriche. In basso è scritta l'informazione della mostra, scritta in lettere più piccole, Editoriale Grafica-Roma. Joan Miró (1893-1983) era un artista spagnolo. Fin dall'inizio, il lavoro di Miró includeva una componente di fantasia e allucinazione. Il suo approccio artistico incoraggiava il libero gioco delle associazioni e prevedeva "incidenti" per provocare reazioni strettamente legate alle esperienze subconsce. Pur rifiutando qualsiasi associazione formale con movimenti o gruppi, compresi i surrealisti, André Breton lo riconobbe come "il più surrealista di tutti noi". Il suo approccio artistico incoraggiava il libero gioco delle associazioni e prevedeva "incidenti" per provocare reazioni strettamente legate alle esperienze subconsce. I famosi motivi di Miró consistono in frammenti liberamente rimodellati tagliati da cataloghi per macchinari su tele a formare sagome nere - solide o in contorno, con accenti drammatici di bianco e rosso.
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