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Artwork sold in perfect condition Homage to Lionello Venturi. Realized on the occasion of the exhibition "Lionello Venturi e l'Avanguardia Italiana". Printed on a hand press by Roberto Gatti, in Modena, in the month of June, 1991. Kept intact inside the protective folder not framed. Certificate of authenticity and provenance (signature and embossed stamp of the publisher with photographic reference and numbering). The cover of the exhibition catalog is shown for descriptive purposes. It is shipped in professional, tracked packaging. The images show numbered / framed copies for illustrative purposes only. The numbering of the specimen delivered it may be different depending on availability. Read more About the seller Stefanini Arte • Riccione, Italy Vetted Seller Medium Print: etching Dimensions cm • inch 70 x 50 x 0.1 cm 27.6 x 19.7 x 0 inch Support Print on handmade paper Framing Not framed Type Numbered and limited to 80 copies 1 copy available Authenticity Work sold with an invoice from the gallery and a certificate of authenticity Signature Hand-signed by artist Collector’s Guide Collecting Prints Types of prints Our advice for framing prints Tags Abstract art Informal painting Themes Abstract
Mattia Moreni (Pavia, 1920 - Brisighella, 1999) è uno scultore e pittore italiano che ha attraversato le fasi più importanti della storia dell'arte di fine Novecento. Dopo gli esordi di matrice prettamente figurativa fauvista-espressionista, si avvicina a soluzioni post-cubiste rielaborando Picasso e Léger, per poi proporre forme astratto-concrete in concomitanza con l'adesione al Gruppo degli Otto. Il Gruppo degli Otto viene fondato nel 1952 da Lionello Venturi e vi partecipano, oltre a Moreni, Afro, Renato Birolli, Antonio Corpora, Giuseppe Santomaso, Ennio Morlotti, Giulio Turcato, Emilio Vedova; questi artisti riuniti sono totalmente aperti alle innovazioni che circolano a livello europeo, abbandonano il figurativo per abbracciare una poetica astratta e sono tra i primi a percepire le novità dei temi informali. Moreni si avvicina in seguito all'Informale (di tipo naturalistico teorizzato da Francesco Arcangeli) e al Neoespressionismo. Dal 1948 al 1960 partecipa senza soluzione di continuità alle Biennali di Venezia, nel 1956 con una sala personale; nel 1954 viene premiato da Francesco Arcangeli con il Premio Spoleto. Grazie al sostegno di Michel Tapié, nel 1956 si trasferisce a Parigi, dove approfondisce la sua ricerca per un decennio. Nel 1947 e nel 1949 vengono organizzate due mostre personali alla Galleria del Milione di Milano e le prime antologiche arrivano nel 1963, al Museo Morsbroich di Leverkusen e al Museo Civico di Bologna, e nel 1964, al Kunstverein di Amburgo. Dopo l'esperienza informale torna a inserire riferimenti oggettuali nelle sue opere, il ciclo dei Cocomeri appartiene al 1964: tra Eros e Thanatos, Moreni indaga la decadenza della società contemporanea. Decadenza, morte e splendore diventano i temi delle sue opere, in un groviglio difficilmente separabile e con toni mai tristi o afflitti da avvilente vittimismo e, anzi, dotati di forti cariche vitalistiche. Dopo le angurie antropoidi, la decadenza della specie umana è colta dall'artista con altre immagini: macrosessi femminili ormai sterili e insiemi di simboli, tra cui il binomio umanoide-computer e quello umano-umanoide-computer. Negli ultimi decenni, l'attività di Moreni si è svolta in gran parte in Romagna: in particolare a Santa Sofia, dove dipinge cinque grandi autoritratti e la monumentale opera scultorea La miscela (1976-1984) e dove partecipa a diverse edizioni della rassegna d'arte contemporanea Premio Campigna. Moreni ha esposto in Italia e all'estero organizzando importanti mostre personali. Renato Barilli, Enrico Crispolti, Claudio Spadoni si sono interessati al suo lavoro. Le sue opere arricchiscono oggi le collezioni di musei italiani e internazionali, tra cui: la GNAM - Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma, il Mart - Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto, la Galleria degli Uffizi di Firenze, il Museo del Novecento di Milano, il Museo de Arte di San Paolo del Brasile e la Nationalgalerie Staatliche Museum di Berlino
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