Figures is an original lithography artwork in 1973 by the British artist Henry Moore (Castleford, 1898 - Much Hadham, 1986). Hand-signed, numbered and dated on the lower right. Limited edition of 65 prints. Good condition. Original print reproducing several sketches of sculptures with Moore's typical shapes. Standing out for the high definition of shapes, our contemporary artwork. Henry Moore (1898-1986) focused on the hole, or void, as an important element in sculptural design. His well-known reclining female nudes combine the organic jargon central to Moore’s philosophy: bone shapes, eroded rocks, and geologic formations to communicate the human form’s fluidity, dynamism, and evocative nature. The reclining figures were originally inspired by a photograph Moore acquired of a Chac Mool from pre-Colombian Mexico. They are distinctive of Moore’s work in exploiting the natural beauty of different materials: he asserted that every material has its own individual qualities and these qualities could play a role in the creative process. The abstracted shapes suggest Surrealist biomorphic forms, but Moore’s leaning women are also powerful earth mothers whose sinuous forms and hollows suggest nurturing human energy. Furthermore, the female body shapes evoke the contours of the Yorkshire hills of Moore’s childhood and the wind-polished surfaces of weathered wood and stone. Moore enhanced the references to landscape and to Surrealist organic forms by alternating mass and void, based on the enthralling qualities of cavities in nature. The hole was not an abstract shape. It represented the mysterious fascination of caves in hillsides and cliffs. Henry Moore’s sculptures, although abstracted, always remain recognizable. Moore alleged that the simple and massive shapes of his statues expressed a universal truth beyond the physical world. As he said, “My sculpture is becoming less representational, less an outward visual copy […] but only because I believe that in this way I can present the human psychological content of my work with greatest directness and intensity.”
Figures è un'opera originale in litografia realizzata nel 1973 dall'artista britannico Henry Moore (Castleford, 1898 - Much Hadham, 1986). Firmata a mano, numerata e datata in basso a destra. Edizione limitata di 65 stampe. Buono stato di conservazione. Stampa originale che riproduce diversi schizzi di sculture con le forme tipiche di Moore. Si distingue per l'alta definizione delle forme, la nostra opera d'arte contemporanea. Henry Moore (1898-1986) si è concentrato sul buco, o vuoto, come elemento importante nel design scultoreo. I suoi noti nudi femminili reclinati combinano il gergo organico centrale della filosofia di Moore: forme ossee, rocce erose e formazioni geologiche per comunicare la fluidità, il dinamismo e la natura evocativa della forma umana. Le figure reclinate furono originariamente ispirate da una fotografia che Moore acquistò di un Chac Mool del Messico precolombiano. Esse si distinguono per il lavoro di Moore che sfrutta la bellezza naturale di diversi materiali: egli afferma che ogni materiale ha le sue qualità individuali e che queste qualità possono giocare un ruolo nel processo creativo. Le forme astratte suggeriscono forme biomorfiche surrealiste, ma le donne pendenti di Moore sono anche potenti madri della terra, le cui forme sinuose e gli avvallamenti suggeriscono l'energia umana che nutre. Inoltre, le forme del corpo femminile evocano i contorni delle colline dello Yorkshire dell'infanzia di Moore e le superfici levigate dal vento del legno e della pietra invecchiati. Moore ha rafforzato i riferimenti al paesaggio e alle forme organiche surrealiste alternando massa e vuoto, basandosi sulle qualità affascinanti delle cavità in natura. Il buco non è una forma astratta. Rappresentava il fascino misterioso delle grotte nelle colline e nelle scogliere. Le sculture di Henry Moore, pur essendo astratte, rimangono sempre riconoscibili. Moore sosteneva che le forme semplici e massicce delle sue statue esprimessero una verità universale al di là del mondo fisico. Come disse lui stesso: "La mia scultura sta diventando meno rappresentativa, meno una copia visiva esteriore [...] ma solo perché credo che in questo modo posso presentare il contenuto psicologico umano del mio lavoro con la massima immediatezza e intensità"
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