Isaac Cordal Cement Eclipse Unique Resine Sculpture. Signed Dimensions: 23 X 51 x 30 cm With the simple act of miniaturization and thoughtful placement, Isaac Cordal magically expands the imagination of pedestrians finding his sculptures on the street. Cement Eclipses is a critical definition of our behavior as a social mass. The art work intends to catch the attention on our devalued relation with the nature through a critical look to the collateral effects of our evolution. With the master touch of a stage director, the figures are placed in locations that quickly open doors to other worlds. The scenes zoom in the routine tasks of the contemporary human being. Men and women are suspended and isolated in a motion or pose that can take on multiple meanings. The sympathetic figures are easy to relate to and to laugh with. They present fragments in which the nature, still present, maintains encouraging symptoms of survival. The precariousness of these anonymous statuettes, at the height of the sole of the passers, represents the nomadic remainders of an imperfect construction of our society. These small sculptures contemplate the demolition and reconstruction of everything around us. They catch the attention of the absurdity of our existence. Isaac Cordal is sympathetic toward his little people and you can empathize with their situations, their leisure time, their waiting for buses and even their more tragic moments such as accidental death, suicide or family funerals. The sculptures can be found in gutters, on top of buildings, on top of bus shelters; in many unusual and unlikely places.
Isaac Cordal Eclissi di cemento Scultura unica in resina. Firmato Dimensioni: 23 X 51 x 30 cm Con il semplice atto della miniaturizzazione e del posizionamento ponderato, Isaac Cordal espande magicamente l'immaginazione dei pedoni che trovano le sue sculture per strada. Cement Eclipses è una definizione critica del nostro comportamento come massa sociale. L'opera d'arte intende catturare l'attenzione sul nostro rapporto svalutato con la natura attraverso uno sguardo critico sugli effetti collaterali della nostra evoluzione. Con il tocco magistrale di un regista teatrale, le figure sono collocate in luoghi che aprono rapidamente le porte ad altri mondi. Le scene zoomano sui compiti di routine dell'essere umano contemporaneo. Uomini e donne sono sospesi e isolati in un movimento o in una posa che può assumere molteplici significati. Le figure simpatiche sono facili da relazionarsi e da ridere. Presentano frammenti in cui la natura, ancora presente, mantiene incoraggianti sintomi di sopravvivenza. La precarietà di queste statuette anonime, all'altezza della suola dei passanti, rappresenta i resti nomadi di una costruzione imperfetta della nostra società. Queste piccole sculture contemplano la demolizione e la ricostruzione di tutto ciò che ci circonda. Attirano l'attenzione sull'assurdità della nostra esistenza. Isaac Cordal è comprensivo verso le sue piccole persone e si può entrare in empatia con le loro situazioni, il loro tempo libero, le loro attese per gli autobus e anche i loro momenti più tragici come la morte accidentale, il suicidio o i funerali di famiglia. Le sculture si possono trovare nelle grondaie, in cima agli edifici, sulle pensiline degli autobus; in molti luoghi insoliti e improbabili.
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