Mimmo Paladino, Senza titolo, 1983, acquerello, gesso e inchiostro su carta

Mimmo Paladino

Paduli 1948

senza titolo, 1983

Acquerello, gesso e inchiostro su carta Fabriano avorio (filigrana)

Monogrammato in basso a destra e datato (19)83

Dimensioni del foglio: 48 x 65 cm

Cornice: 71,5 x 90,5 cm

Provenienza: Galerie Thomas Monaco, Villa Grisebach Berlino



L'autenticità è garantita.



Nato a Paduli, nei pressi di Benevento, Domenico Paladino entra in contatto con l'arte in tenera età. Il suo primo incontro avviene a casa dello zio pittore, che lo introduce alla pittura tradizionale e contemporanea. Nel 1964 Paladino visita la Biennale di Venezia, dove rimane particolarmente colpito dalle opere di Claes Oldenburg e Jim Dine. Nello stesso anno si iscrive alla Scuola d'Arte di Benevento e inizia a lavorare con una pittura non rappresentativa utilizzando elementi di collage. In quel periodo, sono soprattutto le opere di Max Ernst e Paul Klee a suscitare l'ammirazione del giovane artista. Dopo aver terminato gli studi nel 1968, Paladino rinuncia a ulteriori studi accademici e decide di proseguire la sua formazione in modo autodidatta. Ispirato da motivi mitologici, all'inizio degli anni Settanta si dedica esclusivamente al disegno. La prima mostra di Paladino ha luogo nel 1977 presso la Galleria Lucio Amelio di Napoli. Qui sviluppa l'idea del disegno in forma olistica dipingendo un'intera parete ad affresco con colori pastello. Il suo lavoro è accompagnato da diversi viaggi a Milano, dove fa la conoscenza, tra gli altri, del critico Tommaso Trini e del suo successivo gallerista Franco Toselli. Nel 1978 Paladino presenta per la prima volta nella Galleria Franco Toselli le opere e i murales che rimarranno formativi per il suo lavoro successivo. Nello stesso anno Paladino si reca per la prima volta a New York. Nel 1980 pubblica un libro con testi di Achille Bonito Oliva insieme all'editore Emilio Mazzoli di Modena. Nei primi anni Ottanta si reca più volte in Brasile. Dalla metà degli anni Settanta Paladino è presente in numerose mostre internazionali, tra cui la Biennale di Venezia nel 1980, Sydney nel 1982 e documenta 7 a Kassel nello stesso anno. Oggi Mimmo Paladino è uno dei principali rappresentanti della Transavanguardia italiana intorno a Clemente, Cucchi e Chia.