A beautiful floor lamp by Piero Fornasetti. This particular model retailed by Antonangeli in the 1990s is now discontinued and appreciating in value. More importantly, it gives any room a very chic twist on lighting with its Acrylic glass structure with fish-tank motifs, a very typical and distinctive Fornasetti design.
The Italian artist, illustrator, and furniture maker Piero Fornasetti was one of the wittiest and most imaginative design talents of the 20th century. He crafted an inimitable decorative style from a personal vocabulary of images that included birds, butterflies, hot-air balloons, architecture, and — most frequently, and in some 500 variations — an enigmatic woman’s face based on that of the 19th-century opera singer Lina Cavalieri. Fornasetti used transfer prints of these images, rendered in the style of engravings, to decorate an endless variety of furnishings and housewares that ranged from chairs, tables, and desks to dishes, lamps, and umbrella stands. His work is archly clever, often surreal, and always fun.
Fornasetti was born in Milan, the son of an accountant, and he lived his entire life in the city. He showed artistic talent as a child and enrolled at Milan’s Brera Academy of Fine Art in 1930, but was expelled after two years for consistently failing to follow his professors’ orders. A group of his hand-painted silk scarves, displayed in the 1933 Triennale di Milano, caught the eye of the architect and designer Gio Ponti, who, in the 1940s, became Fornasetti’s collaborator and patron. Beginning in the early 1950s, they created a striking series of desks, bureaus, and secretaries that pair Ponti’s signature angular forms with Fornasetti’s decorative motifs — lighthearted arrangements of flowers and birds on some pieces, austere architectural imagery on others. The two worked together on numerous commissions for interiors, though their greatest project has been lost: the first-class lounges and restaurants of the luxury ocean liner Andrea Doria, which sank in 1956.
Fornasetti furnishings occupy an unusual and compelling niche in the decorative arts: they are odd yet pack a serious punch. They act, essentially, as functional sculptures. A large Fornasetti piece such as a cabinet or a desk can change the character of an entire room; his smaller works have the aesthetic power of a vase of flowers, providing a bright and alluring decorative note. The chimerical, fish-nor-fowl nature of Fornasetti’s work may be its greatest strength. It stands on its own. Bringing the Fornasetti look into the future is Barnaba Fornasetti, who took the reins of the company after his father's death.
Una bella lampada da terra di Piero Fornasetti. Questo particolare modello venduto da Antonangeli negli anni '90 è ormai fuori produzione e si sta apprezzando in valore. Più importante, dà a qualsiasi stanza un tocco molto chic sull'illuminazione con la sua struttura in vetro acrilico con motivi a vasca di pesce, un design molto tipico e distintivo Fornasetti.
L'artista, illustratore e mobiliere italiano Piero Fornasetti è stato uno dei talenti del design più spiritosi e fantasiosi del 20° secolo. Ha creato uno stile decorativo inimitabile da un vocabolario personale di immagini che includeva uccelli, farfalle, mongolfiere, architettura, e - più frequentemente, e in circa 500 variazioni - un enigmatico volto di donna basato su quello della cantante lirica del 19° secolo Lina Cavalieri. Fornasetti usava stampe transfer di queste immagini, rese nello stile delle incisioni, per decorare un'infinita varietà di mobili e oggetti per la casa che andavano da sedie, tavoli e scrivanie a piatti, lampade e portaombrelli. Il suo lavoro è arcaicamente intelligente, spesso surreale e sempre divertente.
Fornasetti è nato a Milano, figlio di un ragioniere, e ha vissuto tutta la sua vita in città. Ha mostrato talento artistico da bambino e si è iscritto all'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano nel 1930, ma è stato espulso dopo due anni per non aver seguito costantemente gli ordini dei suoi professori. Un gruppo delle sue sciarpe di seta dipinte a mano, esposte alla Triennale di Milano del 1933, attirò l'attenzione dell'architetto e designer Gio Ponti, che negli anni '40 divenne collaboratore e mecenate di Fornasetti. A partire dai primi anni '50, crearono una serie sorprendente di scrivanie, uffici e segreterie che accoppiano le forme angolari di Ponti con i motivi decorativi di Fornasetti - allegre composizioni di fiori e uccelli su alcuni pezzi, austere immagini architettoniche su altri. I due hanno lavorato insieme su numerose commissioni di interni, anche se il loro più grande progetto è andato perduto: i saloni di prima classe e i ristoranti del transatlantico di lusso Andrea Doria, affondato nel 1956.
Gli arredi Fornasetti occupano una nicchia insolita e avvincente nelle arti decorative: sono bizzarri, ma hanno un forte impatto. Essi agiscono, essenzialmente, come sculture funzionali. Un grande pezzo Fornasetti come un armadio o una scrivania può cambiare il carattere di un'intera stanza; le sue opere più piccole hanno il potere estetico di un vaso di fiori, fornendo una nota decorativa luminosa e seducente. La natura chimerica, fish-nor-fowl del lavoro di Fornasetti può essere la sua più grande forza. Sta in piedi da solo. A portare lo sguardo Fornasetti nel futuro è Barnaba Fornasetti, che ha preso le redini dell'azienda dopo la morte di suo padre.
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