Oil on canvas. The wide landscape is centered on the river that flows into the valley rich in vegetation. Along its course, in the foreground, some women are washing clothes. The pictorial features, fast and not very aggregated, refer to the production of Antonio Francesco Peruzzini, belonging to a family of painters originally from Pesaro, including his father Domenico and his sons Giovanni, Antonio Francesco and Paolo, active in the Marche region and in Italian cities such as Rome. Bologna, Turin and Milan, during the seventeenth century and the first quarter of the eighteenth. Antonio Francesco's production is often associated with that of his brother Giovanni, having the two worked together. Antonio Francesco specialized in landscape painting, under the influence of Salvator Rosa and landscape architects such as Pietro Montanini and Pandolfo Reschi, and further influences also came from Nordic painters active in Italy, especially from Pieter Mulier known as il Tempesta. In his first works the originality of his painting is already distinguished given a rapid drafting and an intense and brilliant chromatic stamp. from the beginning of the nineties the long artistic bond between Antonio Francesco Peruzzini and Alessandro Magnasco began, following their meeting in Milan, where Peruzzini had settled; from this period onwards his painting seems to fall apart, through forms that become more dynamic and light, almost fantastic, to finally arrive at a style marked by an ever greater disintegration of the forms of nature and their movement. Restored and relined, the work is presented in an early 20th century frame.
Olio su tela. L'ampio paesaggio è incentrato sul fiume che scorre nella valle ricca di vegetazione. Lungo il suo corso, in primo piano, alcune donne stanno lavando i panni. I tratti pittorici, veloci e poco aggregati, rimandano alla produzione di Antonio Francesco Peruzzini, appartenente a una famiglia di pittori originari di Pesaro, tra cui il padre Domenico e i figli Giovanni, Antonio Francesco e Paolo, attivi nelle Marche e in città italiane come Roma. Bologna, Torino e Milano, durante il XVII secolo e il primo quarto del XVIII. La produzione di Antonio Francesco è spesso associata a quella del fratello Giovanni, poiché i due lavorarono insieme. Antonio Francesco si specializzò nella pittura di paesaggio, sotto l'influenza di Salvator Rosa e di paesaggisti come Pietro Montanini e Pandolfo Reschi, e ulteriori influenze vennero anche dai pittori nordici attivi in Italia, in particolare da Pieter Mulier detto il Tempesta. Già nelle prime opere si distingue l'originalità della sua pittura data da una stesura rapida e da un timbro cromatico intenso e brillante. dall'inizio degli anni Novanta inizia il lungo legame artistico tra Antonio Francesco Peruzzini e Alessandro Magnasco, in seguito al loro incontro a Milano, dove Peruzzini si era stabilito; da questo periodo in poi la sua pittura sembra sfaldarsi, attraverso forme che diventano più dinamiche e leggere, quasi fantastiche, per approdare infine a uno stile improntato a una sempre maggiore disgregazione delle forme della natura e del loro movimento. Restaurata e rilegata, l'opera è presentata in una cornice dei primi del Novecento.
Contattaci
Fai un'offerta
Abbiamo notato che sei nuovo su Pamono!
Accetta i Termini e condizioni e l'Informativa sulla privacy
Contattaci
Fai un'offerta
Ci siamo quasi!
Per seguire la conversazione sulla piattaforma, si prega di completare la registrazione. Per procedere con la tua offerta sulla piattaforma, ti preghiamo di completare la registrazione.Successo
Grazie per la vostra richiesta, qualcuno del nostro team vi contatterà a breve.
Se sei un professionista del design, fai domanda qui per i vantaggi del Programma Commerciale di Pamono