Straec #39 (Abstract Print) UltraChrome HD Ink on Hahnemühle paper. Unframed. A vector is a mathematical quantity that communicates a trajectory toward a point in three-dimensional space.Luuk de Haan works with the idea of vectors in many of his geometric abstract series. He first begins by choosing a color palette then uses digital tools like imaging software to create rectangles on a surface. Those rectangles are then used as starting points for the generation of random triangles and other shapes, which evoke the essence of vectors. De Haan titled one series of his vector-based works "stræc", an Old English term that refers to something that is rigid after being stretched. Not only do these images themselves appear to be stretched, but De Haan also sees this body of work as a theoretical continuation of the geometric abstract work of artists like Kazimir Malevich and Piet Mondrian. Luuk de Haan was born in Vlaardingen, South Holland, Netherlands. He is a visual artist and sound designer. His visual art relies on the mediums of photography, drawing and digital tools to create organic, geometric abstract compositions. He lives and works in Bergen, North Holland, Netherlands. The photographs Luuk de Haan makes are derived from a unique method that combines contemporary technology like digital graphics software with historic photographic techniques. The process begins when De Haan uses digital software to create a geometric composition. He then photographs that composition directly from the screen. By adjusting the physical conditions under which the photograph is taken, such as by lowering the light or moving the camera, De Haan allows the analogue photographic process to interact with the digital image in ways that are often unpredictable, introducing an element of surprise to the final result. Sometimes De Haan will perform dance-like gestures while exposing the photograph, giving an active gestural quality to the image. The resulting images can simultaneously be read as naturally expressive and organic as well as graphic explorations of shape, color, geometry and line.
Straec #39 (Stampa astratta) Inchiostro UltraChrome HD su carta Hahnemühle. Senza cornice. Un vettore è una quantità matematica che comunica una traiettoria verso un punto nello spazio tridimensionale. Luuk de Haan lavora con l'idea dei vettori in molte delle sue serie geometriche astratte. Inizia scegliendo una tavolozza di colori e poi usa strumenti digitali come il software di imaging per creare rettangoli su una superficie. Questi rettangoli sono poi usati come punti di partenza per la generazione di triangoli casuali e altre forme, che evocano l'essenza dei vettori. De Haan ha intitolato una serie delle sue opere vettoriali "stræc", un termine inglese antico che si riferisce a qualcosa che è rigido dopo essere stato allungato. Non solo queste immagini sembrano essere stirate, ma De Haan vede anche questo corpo di lavoro come una continuazione teorica del lavoro astratto geometrico di artisti come Kazimir Malevich e Piet Mondrian. Luuk de Haan è nato a Vlaardingen, Olanda meridionale, Paesi Bassi. È un artista visivo e sound designer. La sua arte visiva si basa sui mezzi della fotografia, del disegno e degli strumenti digitali per creare composizioni astratte organiche e geometriche. Vive e lavora a Bergen, Olanda settentrionale, Paesi Bassi. Le fotografie che Luuk de Haan realizza derivano da un metodo unico che combina la tecnologia contemporanea come il software di grafica digitale con tecniche fotografiche storiche. Il processo inizia quando De Haan usa un software digitale per creare una composizione geometrica. Poi fotografa quella composizione direttamente dallo schermo. Regolando le condizioni fisiche in cui viene scattata la fotografia, ad esempio abbassando la luce o spostando la macchina fotografica, De Haan permette al processo fotografico analogico di interagire con l'immagine digitale in modi che sono spesso imprevedibili, introducendo un elemento di sorpresa nel risultato finale. A volte De Haan compie gesti simili a una danza mentre espone la fotografia, dando una qualità gestuale attiva all'immagine. Le immagini risultanti possono essere lette contemporaneamente come naturalmente espressive e organiche e come esplorazioni grafiche di forma, colore, geometria e linea.
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