Memphis

Milano, Italia

Fondato a Milano nel 1980 Memphis è un collettivo di designer, il cui obbiettivo era la rottura dello statuts quo dell'industria del design. Diretto dall'architetto e designer Ettore Sottsass (1917-2007), il collettivo creò mobilio, ceramiche, ed illuminazione che definirono un'era della storia del design - abbandonando i dettami del modernismo in favore di un'estetica ornamentale e più ricca nelle forme, infusa di cultura pop.

Secondo la leggenda, nel tardo 1980 Sottsass si trovava nel suo appartamento a Milano con un gruppo di giovani designer, tra cui il radicale Michele De Lucchi (nato 1951), per discutere di come il design fosse diventato ormai borghese e irrilevante. La canzone di Bob Dylan del 1966 Stuck Inside of Mobile with the Memphis Blues Again riempiva la stanza. Il gruppo decise in questo preciso momento di riunirsi in un collettivo e di creare una collezione completamente nuova, piena di vita ed al passo coi tempi: la produzione viene affidata all'artigiano Renzo Brugola, la galleria è quella di Mario e Brunella Godani, e il supporto economico è nelle mani di Ernesto Gismondi, presidente di Artemide. Nel corso degli anni un gran numero di importanti designer passa per il collettivo, tra cui Martine Bedin, Andrea Branzi, Aldo Cibic, Michael Graves, Hans Hollein, Arata Isozaki, Shiro Kuramata, Javier Mariscal, Alessandro Mendini, Luciano Paccagnella, Nathalie du Pasquier, Barbara Radice, Peter Shire, George Sowden, Matteo Thun, Masanori Umeda, Marco Zanini, e Marco Zanuso Jr.

La prima mostra di Memphis avviene il 18 settembre del 1981 presso l'Arc 74 di Milano e porta immediatamente il gruppo sotto i riflettori internazionali. I prodotti provocatori e postmoderni creati per la mostra hanno colori brillanti e coraggiosi, e le forme sono spregiudicate e non convenzionali; molti oggetti sono rivestiti in laminato male abbinato - il laminato viene scelto appositamente perchè considerato di poco prezzo. La prima collezione di Memphis include il Beverly Cabinet, la lampadaTahiti, e la libreria Carlton di Sottsass; le poltrone Oberoi di Sowden; le stampe in bianco e nero in stile anni '50 di du Pasquier; la Superlamp di Bedin; e la lampada Oceanic di De Lucchi.

Altre mostre del collettivo verranno esposte a Londra, Los Angeles, Tokyo, San Francisco, New York, e Milano, ma nel 1985 Sottsass abbandona il progetto per tornare a dedicarsi al suo studio di architettura, e tre anni dopo il gruppo si scioglie. Nella metà degli anni '90 il Dr. Alberto Bianchi Albrici compra il marchio Memphis-Milano e continua a produrre gli iconici design del collettivo.

Sebbene l'opinione sul gruppo sia sempre stata divisa, Memphis ha avuto un'immensa influenza nella storia del design: negli ultimi anni l'estetica di Memphis è stata ripresa e abbracciata in diversi campi artistici - la collezione autunnale del 2011 di Christian Dior ne porta il segno, così come quella invernale di Missoni del 2015, e molte mostre di design tenute a Milano durante la Design Week del 2013 e 2014. 

* RIngraziamo Memphis-MilanoDennis Zanone, avido collezionista delle opere vintage di Memphis, per le immagini.