Il gruppo di design italiano Studio A.R.D.I.T.I. viene fondato a Firenze nel 1968 da Duccio Trassinelli (nato nel 1945). I membri includono Alessandro Mazzoni, Delle Stelle, Elisabetta Scheggi Merlini, e, per un breve periodo, Gianni Gamberini.
Il collettivo di design rivendica la sua posizione nel movimento anti-design quando lanciano la loro pubblicazione “Manifesto Studio A.R.D.I.T.I.” durante l'International Conference on Environmental Structures tenuta da Umberto Eco nel 1970 a Rimini, Italia. Scritto come satira politica, il manifesto si oppone al capitalismo e alle tendenze consumistiche che dominano l'industria del design nel dopoguerra.
Anche se è meno conosciuto rispetto ad altri collettivi di design radicali dell'era postmoderna, come Memphis e Alchimia, Studio A.R.D.I.T.I. sviluppa una serie di oggetti di design molto influenti durante gli anni '70, caratterizzati da una nuova filosofia d'uso. Design degni di nota includono la poltrona Memoria per Cassina (1972), completa di valvola manuale per rilasciare l'aria, in modo da far adattare la poltrona al corpo di chi la usa. Quello stesso anno, viene esibita all'Eurodomus e vince il Design of the Month di Bolaffi Casa nel 1973.
Lo Studio A.R.D.I.T.I. è uno dei primi a sperimentare con lampade a basso voltaggio, usate per giocare con le percezioni di superficie e spazio. Design di illuminazione degni di nota per Sormani includono la lampada Ponte (1971), la lampada Prismar (1972), e la serie BT (1972), che comprende la lampada da parete con pannello doppio BT1, la lampada da tavolo con base quadrata BT2, e la lampada da terra BT4.
Il gruppo di scioglie nel 1977, ed ogni membro comincia una carriera da solita. Molti dei design dello Studio A.R.D.I.T.I. sono inclusi nelle collezioni permanenti di musei di tutto il mondo, come il MoMA a New York, il Centre Georges Pompidou a Parigi, e il Vitra Design Museum in Germania.