Ecco i design scelti da Gregory, designer di interni basato a Beirut


La lista dei desideri di Gregory

Se siete curiosi di sapere che aspetto abbia il lusso al giorno d'oggi, date un'occhiata al lavoro del designer di interni basato a Beirut Gregory Gatserelia. La sua omonima azienda porta avanti importanti progetti commerciali e residenziali nel Medio Oriente, in Africa, e non solo, per clienti come Nikki Beach Resort & Spa a Dubai. L'aspetto è sempre drammatico - scultoreo, dinamico, audace - ma non è mai appariscente o prezioso. Le pareti e i pavimenti colpiscono con le loro ricche finiture, ma l'arredamento tende invece ad essere composto da pezzi classici e da collezione: come per esempio i desiderabili lavori storici di leggende del design come Wendell Castle, Aldo ChalePhilippe Hiquilythe LalannesAlessandro MendiniWarren PlatnerGio Ponti, e Ettore Sottsass, insieme a dettagli da Brasile e Libano.

Quest'anno è quasi giunto al termine e, pensando al prossimo, abbiamo chiesto a Gregory di condividere i design che fanno parte della sua lista dei desideri. Così ponderate e decise, le scelte di Gregory sono raffinate proprio come i suoi interni in giro per il mondo. Buon divertimento!

 

Sedia Mickey Mackintosh di Wendy Maruyama (1981/2012)

“Questo è il design più famoso del movimento American Studio Craft. L'approccio avanguardista degli anni '80, che consiste nel combinare una sedia iconica con forma classica e schienale alto con le leggendarie orecchie di Topolino, rende questo pezzo unico e sagace.”


 

Sedie Culbuto di Marc Held per Knoll (1967)

“Il modello di culto degli anni '70, rivisto da Knoll, dimostra una grande ingenuità nel suo design; la forma della sua struttura curva fa in modo che la sedia sia a dondolo e girevole."


 

Applique modello 2093 di Max Ingrand per Fontana Arte (anni '60)

“Una miscela di innovazione tecnica ed eleganza, questo è uno dei pezzi più belli disegnati da Max Ingrand per Fontana Arte, di cui è stato direttore artistico per oltre 10 anni.”


 

Applique di Biancardi & Jordan Arte (anni '70)

“Queste per me, effettivamente, sono più delle sculture luminose che un semplice paio di lampade da parete.”


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