The company was founded in 1891 in Milan as a sole proprietorship on the initiative of Ercole Marelli, a young worker at the Italian Tecnomasio in Milan. Initially, the company produced electromechanical devices; in 1896 it began manufacturing "air agitators" (fans), until then imported from the United States, and in a few years became one of the leading companies in the industry worldwide. Transformed on February 28, 1900 into a limited partnership, in December 1905 it inaugurated a large factory in Sesto San Giovanni, which was served by the Milan-Monza tramway and employed specialized Milanese labor and local general laborers. In 1919, due to the growing need for ignition magnets for the automotive and aviation markets, Magneti Marelli was established with a share capital of 7 million liras, subscribed in equal parts by Fiat and "Società Anonima Ercole Marelli".[2] On October 10, 1920 the company changed its name to Società anonima per azioni. In 1921 the second factory was built in Sesto San Giovanni, "Grandi Costruzioni", where workers and technicians of great professionalism built transformers, generators, electromotive, turbo alternators and large pumps for hydro and thermoelectric power plants around the world. In the Thirties, the production of large machinery such as alternators and transformers, control systems for rolling mills for the world's major steel producers, propulsion machinery for ships and equipment for trains, electric pumps for aqueducts and land reclamation works was greatly expanded. The company had its greatest development after World War II. In the sixties it exported high-powered locomotives for the Chilean railways and diesel-electric engines for the Argentinean railways and in 1963 the Ercole Marelli group had 7100 employees. Its products, technologically advanced for the time, are present in many achievements for mass transport, such as traction drives for the Milan Metro; later, it was the first Italian company to propose power drives for chopper locomotives. Starting from 1968, in order to face the lowering of prices in the electromechanical sector, the company began a radical restructuring phase and was reorganized into four divisions: Energy, Industrial traction and marine plants and systems, Serial products, Aerotechnics.
L'azienda nacque nel 1891 a Milano come ditta individuale per iniziativa di Ercole Marelli, in gioventù operaio al Tecnomasio italiano di Milano. Inizialmente la società produceva apparecchi elettromeccanici; a partire dal 1896 intraprese la fabbricazione di "agitatori d'aria" (ventilatori), fino ad allora importati dagli Stati Uniti, e in pochi anni divenne una delle aziende leader del settore a livello mondiale. Trasformatasi il 28 febbraio 1900 in società in accomandita semplice, nel dicembre 1905 inaugurò a Sesto San Giovanni un grande stabilimento, che era servito dalla Tranvia Milano-Monza e impiegava manodopera specializzata milanese e operai generici locali. Qui si producevano, oltre ai ventilatori, piccoli motori elettrici, elettropompe centrifughe e trasformatori Nel 1919 per la necessità crescente di magneti d'accensione rivolti al mercato dell'automobile e per l'aviazione venne costituita la Magneti Marelli, capitale sociale di 7 milioni di lire, sottoscritto in parti uguali da Fiat e "Società Anonima Ercole Marelli".[2] Il 10 ottobre 1920 cambiò ragione sociale divenendo Società anonima per azioni. Nel 1921 sorse a Sesto San Giovanni il II stabilimento, "Grandi costruzioni", dove operai e tecnici di notevole professionalità costruivano trasformatori, generatori, elettromotrici, turboalternatori e grandi pompe destinati alle centrali idro e termoelettriche di tutto il mondo. Negli anni trenta venne fortemente potenziata la produzione di grossi macchinari come alternatori e trasformatori, sistemi di comando per laminatoi per i maggiori produttori di acciaio mondiali, macchine di propulsione per navi ed equipaggiamenti per treni, elettropompe per acquedotti ed opere di bonifica. La società ebbe il massimo sviluppo nel secondo dopoguerra. Negli anni sessanta esportava locomotive di grande potenza per le Ferrovie del Cile e diesel-elettriche per le ferrovie dell'Argentina e nel 1963 il gruppo Ercole Marelli toccò i 7100 addetti. I suoi prodotti, tecnologicamente avanzati per l'epoca, sono presenti in moltissime realizzazioni per il trasporto di massa, come ad esempio gli azionamenti di trazione per la Metropolitana di Milano; successivamente, è stata la prima azienda italiana a proporre azionamenti di potenza per locomotive a chopper. A partire dal 1968, per far fronte all'abbassamento dei prezzi nel settore elettromeccanico, l'azienda iniziò una fase di radicale ristrutturazione e fu riorganizzata in quattro divisioni: Energia, Impianti e sistemi industriali di trazione e per marina, Prodotti di serie, Aerotecnica.
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