Incredible mid-century round ebonized beech and brass game table with two glass shelves. This piece is attributed to Gio and was produced in Italy during the 1950s. This piece is an authentic masterpiece: a breathtaking ebonized beech, four retractable brass ashtrays, four dividers and four separate areas, each one equal to a slice of the table. The bottom shelf is in engraved glass and represents cards, and it stands upon a solid brass ring. The piece has been restored through professional refinishing and upholstery. An evergreen item that will becometh phoccal point of a living room or a studio.
Measures (cms): diameter - 88 cm height - 76
Giovanni “Gio” Ponti, (Milan, November 18, 1891 - Milan, September 16, 1979), is one of the Italian masters of architecture. He was also a designer and essayist and one of the most important of the twentieth century. Other than the great architectural works which carry his unmistakable signature, he created a vast amount of work in the furniture sector. This is demonstrated in his three Milanese houses which were fully furnished in the "Ponti" style. The houses in via Randaccio, 1925, Casa Laporte in via Brin, 1926 and the last in via Dezza, in 1957 is an "expression" of his home design ideas. Gio Ponti was an Italian promoter of industrial design and introduced the idea of interior furnishing ranges produced as being a "sophisticated," economic, "democratic" and modern. Molteni&C managed a reissuing project of furniture and furnishings designed by Gio Ponti for products for these private homes and limited editions. After a long journey of research, selection and study of prototypes, the collection was exhibited at the Salone del Mobile 2012. This was thanks to the cooperation and the exclusively signed agreement of the Ponti heirs and the artistic director of Cerri & Associati Studio. Gio Ponti graduated in Architecture at the Polytechnic of Milan at the end of World War I, after he fought on the front line earning military decorations. In 1921 he married Giulia Vimercati, with whom he had four children: Lisa, Giovanna, Letizia and Giulio. In 1927 he opened a studio in Milan with the architect Emilio Lancia. from the beginning of the 1920’s until 1938 he worked with Richard-Ginori Manufactory and renewed its production. In 1928 he founded the Domus magazine with Gianni Mazzocchi. In 1933 he became the artistic director of Fontana Arte which was another success after the one he obtained with Richard-Ginori. In the 1930’s he participated in the Triennale exhibitions and later he successfully managed a few of them. from 1936 to 1961 he was a professor at the Milan Polytechnic, and in 1933 was associated with Antonio Fornaroli and Eugenio Soncini, until 1945. from this partnership major projects were born, including the Montecatini Palace in Milan from 1936 to 1938, in which Ponti created the "integral design" of the building and the interiors. Other works of the period were civil architecture, including the Littoria Tower in Milan in 1933, school buildings such as the School of Mathematics at the University City Rome in 1934 and the Humanities Faculty and the Rectorate of the University of Padua in 1937. There were also residential projects such as Casa Marmont in 1934 and Milan "Domus" from 1931 to 1936.
Incredibile tavolo da gioco rotondo di metà secolo in faggio ebanizzato e ottone con due ripiani in vetro. Questo pezzo è attribuito a Gio ed è stato prodotto in Italia negli anni Cinquanta. Questo pezzo è un autentico capolavoro: un faggio ebanizzato mozzafiato, quattro posacenere in ottone a scomparsa, quattro divisori e quattro aree separate, ciascuna pari a una fetta del tavolo. Il ripiano inferiore è in vetro inciso e rappresenta le carte, e poggia su un anello in ottone massiccio. Il pezzo è stato restaurato attraverso una rifinitura e una tappezzeria professionale. Un oggetto evergreen che diventerà il punto focale di un salotto o di uno studio
Misure (cm): diametro - 88 cm altezza - 76
Giovanni "Gio" Ponti, (Milano, 18 novembre 1891 - Milano, 16 settembre 1979), è uno dei maestri italiani dell'architettura. È stato anche designer e saggista, uno dei più importanti del XX secolo. Oltre alle grandi opere architettoniche che portano la sua firma inconfondibile, ha realizzato una vasta quantità di lavori nel settore dell'arredamento. Lo dimostrano le sue tre case milanesi completamente arredate in stile "Ponti". Le case di via Randaccio, nel 1925, Casa Laporte in via Brin, nel 1926 e l'ultima in via Dezza, nel 1957, sono "espressione" delle sue idee di design domestico. Gio Ponti è stato un promotore italiano del design industriale e ha introdotto l'idea di gamme di arredi interni prodotti come "sofisticati", economici, "democratici" e moderni. Molteni&C ha gestito un progetto di riedizione di mobili e arredi disegnati da Gio Ponti per prodotti destinati a queste abitazioni private e in edizione limitata. Dopo un lungo percorso di ricerca, selezione e studio dei prototipi, la collezione è stata esposta al Salone del Mobile 2012. Questo grazie alla collaborazione e all'accordo firmato in esclusiva dagli eredi Ponti e dal direttore artistico dello Studio Cerri & Associati. Gio Ponti si laurea in Architettura al Politecnico di Milano alla fine della Prima Guerra Mondiale, dopo aver combattuto al fronte guadagnandosi le decorazioni militari. Nel 1921 sposa Giulia Vimercati, dalla quale ha quattro figli: Lisa, Giovanna, Letizia e Giulio. Nel 1927 apre uno studio a Milano con l'architetto Emilio Lancia. Dall'inizio degli anni Venti fino al 1938 collabora con la manifattura Richard-Ginori e ne rinnova la produzione. Nel 1928 fonda la rivista Domus con Gianni Mazzocchi. Nel 1933 diventa direttore artistico di Fontana Arte, un altro successo dopo quello ottenuto con la Richard-Ginori. Negli anni Trenta partecipa alle mostre della Triennale e in seguito ne dirige con successo alcune. Dal 1936 al 1961 è professore al Politecnico di Milano e nel 1933 si associa ad Antonio Fornaroli ed Eugenio Soncini, fino al 1945. Da questo sodalizio nascono grandi progetti, tra cui il Palazzo Montecatini a Milano dal 1936 al 1938, in cui Ponti realizza il "disegno integrale" dell'edificio e degli interni. Altre opere del periodo sono architetture civili, tra cui la Torre Littoria a Milano nel 1933, edifici scolastici come la Scuola di Matematica della Città Universitaria di Roma nel 1934 e la Facoltà di Lettere e il Rettorato dell'Università di Padova nel 1937. Ci furono anche progetti residenziali come Casa Marmont nel 1934 e la "Domus" di Milano dal 1931 al 1936.
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