Set of three hexagonal coffee tables with legs in painted metal and wooden/laminate top, designed by Gio Ponti and produced by ISA, 1950s, Italy,
Literature: Fabio Fioroni, Alessandra Tavella, 1 x - Gio Ponti in Paris. Arredi di design
1930 - 1970, 2012, pag. 56
(with production label).
Gio Ponti (Milan, 1891 – Milan, 1979) was one of the most important Italian architects, designers, and intellectuals of the 20th century. His career was extremely versatile and long-lasting, spanning architecture, industrial design, furniture, art, and publishing.
After graduating in architecture from the Politecnico of Milan in 1921, he began collaborating with Emilio Lancia and other architects of the time, initially leaning toward a neoclassical style. In the 1930s, he moved closer to Rationalism, contributing to the definition of modern Italian design.
In 1928, he founded Domus magazine, which he directed for most of his life (with a brief interruption). Through Domus, Ponti promoted a vision of architecture as a synthesis of art, industry, and craftsmanship, becoming an international reference point for design culture.
Gio Ponti was also a professor at the Politecnico di Milano for over 25 years, shaping generations of architects. His approach combined elegance, functionality, and a deep attention to the artistic dimension of design.
He is still considered one of the founding fathers of modern Italian design.
Set di tre tavolini esagonali con gambe in metallo verniciato e piano in legno/laminato, disegnati da Gio Ponti e prodotti da ISA, anni '50, Italia,
Letteratura: Fabio Fioroni, Alessandra Tavella, 1 x - Gio Ponti a Parigi. Arredi di design
1930 - 1970, 2012, pag. 56
(con etichetta di produzione).
Gio Ponti (Milano, 1891 - Milano, 1979) è stato uno dei più importanti architetti, designer e intellettuali italiani del XX secolo. La sua carriera è stata estremamente versatile e duratura, spaziando tra architettura, design industriale, arredamento, arte e editoria.
Laureatosi in architettura al Politecnico di Milano nel 1921, iniziò a collaborare con Emilio Lancia e altri architetti dell'epoca, orientandosi inizialmente verso uno stile neoclassico. Negli anni Trenta si avvicina al Razionalismo, contribuendo alla definizione del design moderno italiano.
Nel 1928 fondò la rivista Domus, che diresse per gran parte della sua vita (con una breve interruzione). Attraverso Domus, Ponti promosse una visione dell'architettura come sintesi di arte, industria e artigianato, diventando un punto di riferimento internazionale per la cultura del design.
Gio Ponti è stato anche professore al Politecnico di Milano per oltre 25 anni, formando generazioni di architetti. Il suo approccio combinava eleganza, funzionalità e una profonda attenzione alla dimensione artistica del design.
È tuttora considerato uno dei padri fondatori del moderno design italiano.
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