The interest in the world of carpet has always accompanied Nathalie: as a child she spent hours and hours reproducing the designs of the carpets she had at home. The idea of drawing his motifs was born on the occasion of a trip to Tunisia in 1982 with his partner George Sowden. without explaining how, at that juncture he began to imagine carpets, perhaps aided by that nomadic travelling who took her to spend most of the time in places where they were made carpets. He thus understood that he would have to begin to create his compositions so that the carpet could manifest itself as she imagined it: that is, a privileged place of his house, a sacred place, where he could take refuge and cuddle. His first experiments were two carpets for Memphis; then he continued with Palmisan drawing a collection together with George Sowden. From his personal inspiration were born Riviera, Riviera Grande, America, The birds, Ecuador, Panama, Leeward, Europe, Mexico. The textile art of Elio Palmisano The manufacture of Elio Palmisano is a "milestone" of the Textile Art of the Italian twentieth century. In the context of the phenomenon tend to revalue in a modern key the ancient handicraft techniques, emerges with evidence the enterprise of Elio Palmisano, begun in 1968, to realize carpets of modern design, but knotted by hand with ancient methods of handicraft workmanship. Elio Palmisano’s Textile Art atelier is one of the few Italian companies to have created a large number of tapestries and carpets during the second half of the twentieth century, in synergy with contemporary artists. From 1968 to 2005 Elio Palmisano created a collection of 352 subjects, including tapestries and carpets, designed by innovative artists and designers: from Giacomo Balla to Ettore Sottsass; from Oskar Kokoschka to Kazimir Malevich. Using the ancient methods of craftsmanship, Palmisano really managed to weave the scenario of Italian art of the twentieth century. Elio Palmisano’s Textile Art Atelier has been widely written in almost forty years of activity, during which his works were appreciated and valued above all by galleries, art museums and sagacious collectors.
L'interesse per il mondo del tappeto ha sempre accompagnato Nathalie: da bambina passava ore e ore a riprodurre i disegni dei tappeti che aveva in casa. L'idea di disegnare i suoi motivi è nata in occasione di un viaggio in Tunisia nel 1982 con il suo compagno George Sowden. senza spiegare come, in quel frangente ha iniziato a immaginare i tappeti, forse aiutata da quel viaggiare nomade che la portava a passare la maggior parte del tempo nei luoghi dove si facevano tappeti. Capì così che avrebbe dovuto cominciare a creare le sue composizioni affinché il tappeto si manifestasse come lei lo immaginava: cioè un luogo privilegiato della sua casa, un luogo sacro, dove rifugiarsi e coccolarsi. I suoi primi esperimenti furono due tappeti per Memphis; poi continuò con Palmisan disegnando una collezione insieme a George Sowden. Dalla sua personale ispirazione nacquero Riviera, Riviera Grande, America, Gli uccelli, Ecuador, Panama, Sottovento, Europa, Messico. L'arte tessile di Elio Palmisano La manifattura di Elio Palmisano è una "pietra miliare" dell'arte tessile del XX secolo italiano. Nel contesto del fenomeno che tende a rivalutare in chiave moderna le antiche tecniche artigianali, emerge con evidenza l'impresa di Elio Palmisano, iniziata nel 1968, di realizzare tappeti dal design moderno, ma annodati a mano con antichi metodi di lavorazione artigianale. L'atelier Textile Art di Elio Palmisano è una delle poche aziende italiane ad aver realizzato un gran numero di arazzi e tappeti nella seconda metà del Novecento, in sinergia con artisti contemporanei. Dal 1968 al 2005 Elio Palmisano ha creato una collezione di 352 soggetti, tra arazzi e tappeti, disegnati da artisti e designer innovativi: da Giacomo Balla a Ettore Sottsass; da Oskar Kokoschka a Kazimir Malevich. Utilizzando gli antichi metodi di lavorazione artigianale, Palmisano è riuscito davvero a tessere lo scenario dell'arte italiana del XX secolo. Dell'Atelier d'Arte Tessile di Elio Palmisano si è ampiamente scritto in quasi quarant'anni di attività, durante i quali le sue opere sono state apprezzate e valutate soprattutto da gallerie, musei d'arte e collezionisti accorti.
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