Giovani designer per un 2018 pieno di ispirazione


Una boccata d'aria fresca

Di Gretta Louw

L'anno è appena iniziato, e gli alberi di Natale sono stati smantellati, i residui di fuochi d'artificio spazzati via, e le bottiglie di champagne hanno trovato il loro posto nei cassonetti del vetro. Come vuole la tradizione, questo è il momento migliore per fare piani, stilare liste di buoni propositi, e cambiare il corso della nostra vita. Per sfuggire al rischio di cadere nel banale con propositi egocentrici e scontati, abbiamo selezionato per voi il fantastico e stimolante lavoro di due giovani designer, in grado di accompagnarvi in questo 2018 carichi di ispirazione ed ottimismo.

Uno degli aspetti più positivi del design è il suo movimento costante verso il miglioramento e l'innovazione; il processo creativo è indirizzato alla realizzazione di oggetti non soltanto nuovi ma migliori, in grado di rendere certi aspetti della vita quotidiana più fluidi, ed il mondo un posto un po' più piacevole da abitare. L'operato incredibilmente innovativo della giovane star del design olandese Nienke Hoogvliet incarna questa filosofia con grande energia e sensibilità. Nel corso degli ultimi anni, da quando la giovane laureata dell'Accademia Willem De Kooning ha aperto il proprio studio a Delf, l'attenzione internazionale non l'ha mai abbandonata, grazie a progetti come SEA ME, uno splendido tappeto creato da alghe marine e reti da pesca, e RE-SEA ME, l'esplorazione dei possibili usi della pelle di pesce lavorata senza materiali chimici, realizzando, tra gli altri oggetti, un delicato sgabello da parete. Recentemente Hoogvliet ha collaborato con il governo olandese ad un progetto che definire incredibile è riduttivo: Waterschatten ha utilizzato cellulosa raccolta nel processo di depurazione dell'acqua per creare una serie unica di scodelle, lampade, ed un tavolo da pranzo - splendidi oggetti realizzati insomma da carta igienica usata. C'è qualcosa di magico nel modo in cui Hoogvliet trasforma materiali grezzi in prodotti finiti; il suo approccio alchemico non è innovativo dal punto di vista estetico, quanto da quello della rivalutazione del materiale - e conseguentemente dell'idea di design.

Come avrete probabilmente intuito, il lavoro di Hoogvliet cerca di attirare l'attenzione della società e del pubblico sui problemi ambientali, tramite idee in grado di combattere, e se possibile invertire, il processo di deterioramento del nostro ecosistema. "Credo che nel 2018 la sostenibilità acquisterà un peso molto maggiore" dice la designer. "Penso che l'attenzione di un numero sempre maggiore di persone si sposterà inevitabilmente sul fatto che il vivere in maniera sostenibile sia poliedrico e multistrato, e non ci si può fermare ad un solo aspetto di esso. Un prodotto non è ecosostenibile dappertutto, per esempio. Vorrei vedere un approccio più globale alla questione." L'obbiettivo di un design innovativo e sostenibile dovrebbe essere insomma ben di più di un piccolo passo, o di un progetto singolo. L'attitudine generale dovrebbe spostarsi e cambiare, arrivando a considerare la protezione ambientale la priorità, ed allontanandosi da materiali e processi tossici. Come Hoogvliet stessa dice, "la mia speranza è che un certo tipo di pensiero venga assorbito ed integrato nella definizione di design".

Anch'egli studente alla WdKA, Isaac Monté  è ben noto per il suo approccio sperimentale e rivoluzionario al materiale, sebbene con risultati ben diversi dalla sua collega olandese, volti a sottolineare la sublime bellezza del mondo naturale. Nel suo studio di Rotterdam, il designer belga ha perfezionato negli anni una serie di tecniche molto particolari di lavorazione e crescita di cristalli minerali, che ha finora incorporato in gioielli, vasi, ed oggetti da tavola e decorativi. Il lavoro di Monté esplora le definizioni di design ed arte. Per le sue serie Crystallized Icons, per esempio, il designer prende icone della storia del design e vi incastona cristalli brillanti, elevandole così ad oggetti di contemplazione unici ed irripetibili. "Trovo molto interessante la relazione tra design e natura," spiega Monté. "Posso influenzare i colori del cristallo durante il processo di formazione e crescita, ma il risultato è sempre in qualche modo imprevedibile e sorprendente". Il designer avvia il processo, allentando però poi il controllo su di esso, lasciando che oggi pezzo emerga liberamente, brillante di colore ed unico.

Leek Project, imballaggio per verdure organico creato con i materiali di scarto delle fattorie, di Isaac Monté
Nel corso dell'ultima generazione di designer, si è assistito ad un crescente interesse per i design bio-mimetici; il treno giapponese Shinkansen, ridisegnato negli anni '90 in una forma che ricorda il becco di un martin pescatore per minimizzarne il rumore, è un perfetto esempio di questa tendenza. Ma designer come Monté ed altri giovani creativi stanno compiendo un ulteriore passo: l'interesse si è spostato dalla semplice imitazione della natura alla concezione di essa come forza creativa. Il risultato è che tanto l'artefice quanto l'artefatto promuovono una nuova e armonica collaborazione con il mondo naturale. L'artista non perde tempo pensando alla definizione della propria creazione, se essa rientri nel termine arte o design, e ci dice semplicemente: "Forse è un qualcosa a metà strada, che acquista una definizione un po' più precisa una volta realizzata." In ogni caso, Monté specifica che "potrebbe chiamarsi bio-arte o bio-design." Il designer belga ci ha inoltre anticipato che continuerà anche in questo nuovo anno a lavorare e creare con i cristalli, "incorporando nuovi materiali come metalli e specchi, ed abbracciando nuove dimensioni." Nei prossimi mesi presenterà alcuni di questi nuovi pezzi presso Ambiente, a Francoforte, alla Science Gallery di Dublino, e da INDEX a Dubai.

Nel lavoro di entrambi questi designer insomma riscontriamo una nuova concezione di design, secondo la quale esso non è isolato, ma coesiste con, ed è realizzato grazie a fattori storici, ambientali, e sociali. C'è una forte attrazione verso la contemplazione e l'introspezione, il prodotto finale è realizzato tramite un processo estenuante ed altamente dedito alla perfezione. I risultati sono pertanto straordinariamente stimolanti e nuovi, provocatori e desiderabili. Ad un 2018 pieno di magia, riflessioni nuove e anche scomode, e rispetto per il pianeta! Come Monté ci ha scritto i primi giorni di gennaio, "Sarà un anno scintillante come il cristallo!"

  • Testo di

    • Gretta Louw

      Gretta Louw

      Gretta, australiana di origini sudafricane e attualmente in Germania, è un’artista multidisciplinare giramondo e un’amante delle lingue. Ha una laurea in psicologia, e tende decisamente verso l’avanguardia.
  • Traduzione di

    • Valeria Osti Guerrazzi

      Valeria Osti Guerrazzi

      Nata e cresciuta nella Città eterna, Valeria non è mai riuscita a reprimere il suo (irrazionale) amore per la fredda ma multicolore Berlino, dove si è trasferita non appena uscita dalla Sapienza di Roma, con una tesi su Dostoevskij. Lavora come traduttrice per Pamono, e nel suo tempo libero ama perdersi tanto in un buon libro, quanto nella natura con la sua cagnolina Pepper.

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