La curatrice di Graz, Alice Stori Liechtenstein, sogna oggetti affascinanti e all’avanguardia
La lista dei desideri di Alice
La curatrice di design contemporaneo Alice Stori Liechtenstein vive in un paese delle meraviglie. Dove? Nello Schloss Hollenegg vicino Graz, un castello ultrasecolare completo di meravigliosi interni barocchi. Dopo anni di viaggi in lungo e in largo per soddisfare la sua fame di design contemporaneo, Alice ha concepito un piano per portare il mondo del design al suo favoloso angolo di mondo.
Il castello oggi ospita questa unica residenza del design in Austria, insieme ad un programma a rotazione di mostre e conferenze sul design contemporaneo. L’occhio attento e la mente curiosa di Alice - come si può notare dalle sue attuali collaborazioni con giovani designer in ascesa - le hanno assicurato una stima in continua crescita tra gli esperti internazionali di design. Quest’anno, è stata invitata a curare la fiera Operae a Torino.
Con l’avvicinarsi delle feste, abbiamo pensato di chiedere ad Alice quali oggetti di design compaiano sulla sua lista dei desideri. Ecco cosa ci ha risposto…
Tavolino Colouring color argento di OS ∆ OOS (2012)
“Mi piace molto la sofisticatezza geometrica del linguaggio formale di OS ∆ OOS, e questo tavolino non fa eccezione. Ti tiene col fiato sospeso, perché sembra che stia per cadere.”
Vetrina Slender Perflect di Sam Baron per JCP (2017)
“Gli armadi sono qualcosa di magico, perché racchiudono ciò che ami di più. Questo sembra essere stregato! Gioca con le percezioni e riflette distorsioni incantevoli di sé stesso e di ciò che contiene.”
Luce in onice di Michael Anastassiades (2007)
“Questa lampada è un oggetto totemico semplice e bello. Quando è accesa, diventa viva con un bagliore caldo e ambrato.”
Tappeto Tapis 1,2,3,4 di Karol Pichler (2016)
“Sto riscoprendo i tappeti e ho una preferenza per le geometrie astratte. Amo i colori accesi e le forme vivaci di Tapis 1,2,3,4.”
Specchio Glimpses verticale di Germans Ermičs per Editions Milan (2017)
“Uno specchio che rivela e nasconde una riflessione è molto più interessante. Ermičs è riuscito a dare una grande profondità e tridimensionalità ad una superficie piatta e statica.”
Sedia bassa Domestica di Formafantasma (2011)
“Uno dei primi pezzi di Formafantasma, è un oggetto senza tempo che sembra appartenere ad una tradizione vernacolare di contadini. E riesce comunque ad essere raffinato e misterioso.”