Romano Mussolini, A fine opera, 1950, Olio su tela, Incorniciato

"A fine opera" racconta di un momento della produzione artistica di un pittore: quando l'opera è terminata, la latta di colore è vuota e della candela rimane nient'altro che un mozzicone. Un'opera che racchiude in sé il significato profondo della ripetizione che nasce dalla quotidianità, un'immagine vista e rivista più volte nell'abitudine, quasi necessità, di esprimersi sulla tela.

La pittura di Romano Mussolini, poi, si può riconoscere al primo colpo: suggestiva, dallo stile pittorico mosso e dinamico che garantisce freschezza ed immediatezza esecutiva, dalla pennellata fatta di guizzi repentini, efficaci nel registrare le vibrazioni luminose sugli oggetti, tuttavia pervaso da un pacato realismo derivante dalla capacità tecnica dell'artista.

Romano Mussolini è nato a Forlì nel 1927 ed è scomparso a Roma nel 2006. Pittore essenzialmente figurativo che si è dedicato soprattutto a soggetti di genere come i clown. Le sue composizioni mostrano una semplicità di linee di colore. La passione per la pittura nasce già nel 1945 a Napoli quando, sotto la guida dei pittori Corrura e Terraccini, ottiene subito ottimi risultati. Romano Mussolini, oltre che per la sua produzione pittorica è stato famoso anche come musicista jazz e compositore.