A classic from the seventies, characterised by its structure in curved steel, lacquered in dark brown, which mary well with the brick red fabric. The back and seat are comfortable, made from a single piece of plywood. Designed while Aulenti created the Musée d’ Orsay in Paris.
Born in 1927 in Palazzolo dello Stella (Udine), Gae Aulenti trained between Florence and Turin. After the war, she moved to Milan to study architecture at the Milan Polytechnic, graduating in 1953. In the early years of her career (1955-1965), she worked on the staff of "Casabella-Continuità" under the editorship of Ernesto Nathan Rogers. with some of her fellow editors - including Aldo Rossi and Vittorio Gregotti - she took part in the Neo-Liberty movement in response to the rationalist tendencies of the previous decades and the organic approach pursued by another group of architects gravitating around Bruno Zevi. In this early period, Aulenti designed the Sgargul rocking chair (1962) for Poltronova, inspired by the Thonet No. 1 tilting armchair, produced precisely 100 years earlier; and the Locus Solus garden chairs (1964), now reissued by Exteta.
Her interest in industrial design led her to collaborate with the most renowned companies, designing furnishings that soon became iconic, using the most diverse materials. They ranged from the April folding chair for Zanotta (1964) to the Jumbo marble table for Knoll (1965), the 4794 chair in polyurethane for Kartell (1974), and the Table with wheels for Fontana Arte (1980), inspired by an industrial trolley used by the company and now in the MoMA design collection. At the time, Aulenti devoted herself to interior design and renovations; this period was marked by her collaboration with Olivetti, for whom she renovated the Paris showroom in 1966-1967, handling both the architecture and design aspects (with the famous Pipistrello lamp), and designed the Buenos Aires showroom (1968).
In 1972, she was among the architects and designers invited to contribute to the exhibition "Italy: the new Domestic Landscape" curated by Emilio Ambasz at MoMa in New York; it was a show that launched the international careers of many Italian professionals. During the '70s, she collaborated with Luca Ronconi and other intellectuals on the ambitious Laboratorio di Progettazione Teatrale in Prato, for which she created the most astonishing sets. In the 1980s, she designed high-profile museum installations like the Musée d'Orsay (1980-1986), the Musée National d'Art Moderne in the Centre Pompidou (1982-1985) in Paris and the renovation of Palazzo Grassi in Venice (1985-1986). She was responsible for the redesign of Piazzale Cadorna in Milan (2000) and the renovation of the Palavela in Turin for the 2006 Winter Olympics. Gae Aulenti died in Milan on October 31, 2012, at the age of 84.
Un classico degli anni Settanta, caratterizzato dalla struttura in acciaio curvato, laccato in marrone scuro, che ben si sposa con il tessuto rosso mattone. Lo schienale e la seduta sono comodi, ricavati da un unico pezzo di compensato. Progettata mentre Aulenti realizzava il Museo d'Orsay di Parigi.
Nata nel 1927 a Palazzolo dello Stella (Udine), Gae Aulenti si forma tra Firenze e Torino. Nel dopoguerra si trasferisce a Milano per studiare architettura al Politecnico di Milano, laureandosi nel 1953. Nei primi anni della sua carriera (1955-1965), lavora nella redazione di "Casabella-Continuità" sotto la direzione di Ernesto Nathan Rogers. Con alcuni dei suoi colleghi redattori - tra cui Aldo Rossi e Vittorio Gregotti - partecipa al movimento Neo-Liberty, in risposta alle tendenze razionaliste dei decenni precedenti e all'approccio organico perseguito da un altro gruppo di architetti gravitanti attorno a Bruno Zevi. In questo primo periodo, Aulenti disegna per Poltronova la sedia a dondolo Sgargul (1962), ispirata alla poltrona basculante Thonet n. 1, prodotta esattamente 100 anni prima, e le sedie da giardino Locus Solus (1964), oggi riedite da Exteta
Il suo interesse per il design industriale la porta a collaborare con le aziende più rinomate, progettando arredi che diventano presto iconici, utilizzando i materiali più diversi. Si va dalla sedia pieghevole April per Zanotta (1964) al tavolo in marmo Jumbo per Knoll (1965), dalla sedia 4794 in poliuretano per Kartell (1974) al Tavolo con ruote per Fontana Arte (1980), ispirato a un carrello industriale utilizzato dall'azienda e ora nella collezione di design del MoMA. In quegli anni, Aulenti si dedica alla progettazione e alla ristrutturazione di interni; questo periodo è segnato dalla collaborazione con Olivetti, per la quale rinnova lo showroom di Parigi nel 1966-1967, occupandosi sia dell'architettura che del design (con la famosa lampada Pipistrello), e progetta lo showroom di Buenos Aires (1968)
Nel 1972 è tra gli architetti e i designer invitati a contribuire alla mostra "Italy: the new Domestic Landscape" curata da Emilio Ambasz al MoMa di New York; una mostra che lancia la carriera internazionale di molti professionisti italiani. Negli anni '70 collabora con Luca Ronconi e altri intellettuali all'ambizioso Laboratorio di Progettazione Teatrale di Prato, per il quale realizza le più sorprendenti scenografie. Negli anni Ottanta ha progettato allestimenti museali di alto profilo come il Musée d'Orsay (1980-1986), il Musée National d'Art Moderne del Centre Pompidou (1982-1985) a Parigi e la ristrutturazione di Palazzo Grassi a Venezia (1985-1986). È stata responsabile della riprogettazione di Piazzale Cadorna a Milano (2000) e della ristrutturazione del Palavela di Torino per le Olimpiadi invernali del 2006. Gae Aulenti è morta a Milano il 31 ottobre 2012, all'età di 84 anni.
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