L'azienda produttrice di illuminazione italiana Stilnovo viene fondata da Bruno Gatta nel 1946 a Lainate, nella periferia industriale di Milano. All'indomani della Seconda guerra mondiale, mentre l'Italia si dedicava alla ricostruzione della sua economia lasciata in pessime condizioni, Gatta e Stilnovo si dedicano alla produzione di elementi di illuminazione innovativi, in grado di incorporare il razionalismo e i principi di forme legate al funzionalismo.
Nel dopoguerra, il designer Gaetano Sciolari viene assunto dall'azienda e, mentre l'Italia si riprende, Stilnovo diventa sinonimo di marchio prestigioso e alla moda, popolare sia per gli spazi pubblici che per quelli privati.
Nella metà degli anni '60 il figlio di Bruno, Dino Gatta, decide di invitare alcuni dei migliori designer del tempo a sviluppare nuovi prodotti; Stilnovo diventa così un vero e proprio ricettacolo di idee di design innovative e un laboratorio dove sperimentare con i materiali. Creazioni di spicco di quest'era futuristica includono la lampada da terra Periscopio (1967) di Danilo & Corrado Aroldi, il faretto Treiedo (1970) e la lampada da parete regolabile Topo (1970) di Joe Colombo, la lampada da tavolo Lucetta (1970) di Cini Boeri, e le lampade da scrivania Fante (1978) di De Pas, D’Urbino, Lomazzi, e Valigia (1977) di Ettore Sottsass. Molti dei pezzi di Stilnovo sono stati esibiti al MoMA in occasione della storica mostra Italy: The New Domestic Landscape nel 1972.
Massimo Anselmi, direttore artistico del mondo del design della moda e dell'arte contemporanea acquista Stilnovo nel 2012, lanciando l'anno successivo nuove edizioni degli iconici design di Stilnovo al Salone di Milano.