Driade

Italia

La manifattura italiana Driade viene fondata nel 1968 dai designer Enrico Astori, Antonia Astori, e Adelaide Acerbi. L'idea alla base della compagnia è la suddivisione di essa in tre parti e principi: pianificazione dei progetti, esecuzione, e pubblicità. Enrico assume la posizione di direttore artistico, Antonia di designer e architetto capo, e Adelaide di responsabile della comunicazione e dell'immagine della compagnia. L'obbiettivo finale del trio è di introdurre la sperimentazione nei processi di produzione in serie. L'iniziale successo di Driade è dovuto alle efficaci collaborazioni della manifattura con innovativi designer italiani come De Pas, D’Urbino & Lomazzi, Enzo Mari, Nanda Vigo, e Lella and Massimo Vignelli. Con la crescita del progetto, la lista di collaborazioni con grandi artisti si allunga rapidamente. 

Negli anni '80 il prolifico designer francese di Driade Philippe Starck, progettista di moltissime pietre miliari della compagnia, ne influenza pesantemente l'estetica creando icone come la sedia Miss Dorn (1980), la poltrona tripode Costes (1984), le sedie J. Série Lang (1986), e Lola Mundo (1988), ed il tavolino da caffè Vicieuse (1992), per nominarne solo alcune. 

Nel 1983 Driade pubblica il suo primo manuale, che viene venduto nelle edicole del paese. Nel 1988 la compagnia si sposta in un nuovo edificio, disegnato da Antonia, a Fossadello, vicino Piacenza. A metà degli anni '90 la collezione DriadeStore viene introdotta sul mercato, presentata come un insieme di oggetti di uso quotidiano orientati principalmente ad un pubblico giovane.

Fin dall'inizio Driade punta a lavorare con designer in grado di anticipare tendenze e nuove linee di ricerca, creando oggetti di arredamento per luoghi pubblici e privati unici ed innovativi. Nel corso della storia della manifattura, Driade collabora con designer di primo livello come Atelier Oï, Ron Arad, Claudio Bellini, Iluis Clotet, Toyo Ito, Fabrio Novembre, Bořek Šípek, George Sowden, Oscar Tusquets, eMarco Zanuso Jr., tra gli altri. Progetti degni di menzione includono Oikos (1972) di Antonia Astori; la sedia Delfina (1979, vincitrice del Compasso d’Oro) di Enzo Mari; il divano Sabrina (1982) di Alessandro Mendini; la sedia Jansky (1986) di Bořek Šípek; il tavolo Legato di Enzo Mari (2001, vincitore del Compasso d’Oro); le posate Adelaide (2008) di Dong; la sedia a dondolo MT3 (2008, vincitrice del Compasso d’Oro) di Arad; e la sedia Nemo (2010) di Novembre.

Nel 2013 Driade viene acquistata da Italian Creation Group, una compagnia italiana, e nel 2014 l'architetto David Chipperfield viene nominato direttore artistico. Nel 2016 Chipperfield introduce la collezione Driade Living Room 2016, cui hanno lavorato designer come Philippe Starck, Konstantin Grcic, Naoto Fukasawa, Lievore Altherr Molina, Fredrikson Stallard, e Ludovica+Roberto Palomba.