Founded in the 1950s as a "cooperative of Gürtler- and metal pusher craft hall," the company developed a "VEB Metal Spinning Hall" in the 1960s, the leading East German manufacturer of lamps made of light metal. Most lights were anonymous factory designs that were based on models from Scandinavia, whose home decor had strong influence in the GDR. Since the 1970s, however, emerged strengthened designs in close collaboration with the School of Industrial Design, Burg Giebichenstein. Until the closure of operations in 2003, several hundred different models were produced in large quantities, which have been exported to many Western European countries even before the reunification of Germany. A high number of different spinning nuclei enabled a variety of models. Countless variations were found beyond this by providing the same components assembled additively, were rotated, or recombined. Another modification was to the copper-colored aluminum surfaces to anodize or paint color.
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Grassi Museum of Applied Arts Leipzig (2012) (ed.): Permanent exhibition. Nouveau to present. Leipzig, S. 172
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Aluminum, pressed, anodized, partially painted.
Fondata negli anni '50 come una "cooperativa di Gürtler- e spacciatori di metallo sala artigianale", l'azienda ha sviluppato una "VEB Metal Spinning Hall" negli anni '60, il principale produttore tedesco-orientale di lampade in metallo leggero. La maggior parte delle luci erano disegni di fabbrica anonimi che si basavano su modelli provenienti dalla Scandinavia, il cui arredamento ha avuto una forte influenza nella DDR. Dal 1970, tuttavia, è emerso rafforzato disegni in stretta collaborazione con la Scuola di Industrial Design, Burg Giebichenstein. Fino alla chiusura delle operazioni nel 2003, diverse centinaia di modelli diversi sono stati prodotti in grandi quantità, che sono stati esportati in molti paesi dell'Europa occidentale anche prima della riunificazione della Germania. Un alto numero di diversi nuclei di filatura permetteva una varietà di modelli. Innumerevoli variazioni sono state trovate al di là di questo fornendo gli stessi componenti assemblati additivamente, sono stati ruotati, o ricombinati. Un'altra modifica era alle superfici di alluminio color rame per anodizzare o dipingere il colore.
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Museo Grassi di Arti Applicate di Lipsia (2012) (a cura di): Mostra permanente. Nouveau a presente. Lipsia, S. 172
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Alluminio, pressato, anodizzato, parzialmente dipinto.
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