Lampada Cubic Gold design di Gaetano Sciolari per Sciolari Illuminazione, Italia, anni '70

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Design Vintage

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A famous chandelier belonging to a series inspired by Gaetano Sciolari's journey through New York,
This is a stunning piece of lighting design that demonstrates Sciolari's mastery of form and function. The chandelier features a striking geometric pattern with a series of interconnected cubes, creating a visually dynamic and sculptural piece. Sciolari was an Italian designer who worked primarily in lighting design, creating innovative and iconic pieces throughout the 20th century. His designs were characterized by a modernist aesthetic and use of geometric forms. The Cubic Chandelier is a classic example of Sciolari's work, characterized by clean lines and a timeless design that remains relevant today.
The chandelier is a distinctive piece that can elevate any modern interior and is a testament to Sciolari's enduring legacy as a master of lighting design.

fun fact
The Gaetano Sciolari Cubic chandelier was used as a prop in the 2004 film Layer Cake (L4YER CAKƐ). British crime thriller directed by Matthew Vaughn and starring Daniel Craig.
The Gaetano Sciolari Cubic chandelier was used as a prop in the 2015 British dystopian horror film High-Rise.

Un famoso lampadario appartenente a una serie ispirata al viaggio di Gaetano Sciolari a New York,
Si tratta di uno straordinario pezzo di design illuminotecnico che dimostra la maestria di Sciolari nel coniugare forma e funzione. Il lampadario presenta un sorprendente motivo geometrico con una serie di cubi interconnessi, creando un pezzo visivamente dinamico e scultoreo. Sciolari è stato un designer italiano che ha lavorato principalmente nel campo dell'illuminazione, creando pezzi innovativi e iconici per tutto il XX secolo. I suoi progetti erano caratterizzati da un'estetica modernista e dall'uso di forme geometriche. Il lampadario Cubic è un classico esempio del lavoro di Sciolari, caratterizzato da linee pulite e da un design senza tempo che rimane attuale.
Il lampadario è un pezzo distintivo che può elevare qualsiasi interno moderno e testimonia l'eredità duratura di Sciolari come maestro del design dell'illuminazione.

curiosità
Il lampadario Gaetano Sciolari Cubic è stato utilizzato come oggetto di scena nel film Layer Cake (L4YER CAKƐ) del 2004. Thriller britannico diretto da Matthew Vaughn e interpretato da Daniel Craig.
Il lampadario Gaetano Sciolari Cubic è stato utilizzato come oggetto di scena nel film horror distopico High-Rise del 2015.

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Creatore	Gaetano Sciolari
Produttore	Sciolari
Periodo del design	1970 - 1979
Periodo di produzione	Ignoto
Paese di produzione	Italia
Marchio di attribuzione	Questo pezzo ha un marchio di attribuzione
Stile	Vintage, Mid-Century, Design classico
Stato	Molto buono — Questo articolo vintage/antico non ha difetti, ma può presentare lievi segni di utilizzo.
	Un elettricista ha confermato che il prodotto funziona.
Restauro e condizioni dettagliate	Leggera usura dovuta all’età e all’utilizzo
Codice prodotto	UMB-1947591
Materiale	Ottone, Metallo, Acrilico
Colore	Oro
Larghezza	43 cm 43 cm
Profondità	44 cm 44 cm
Altezza	27 cm 26.5 cm

Spedizione & consegna

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Informazioni sul creatore

Gaetano Sciolari

Il designer e imprenditore italiano Angelo Gaetano Sciolari è di recente tornato sotto i riflettori internazionali a causa dell'interesse di una nuova generazione di ammiratori per i suoi affascinanti design degli anni '70. Ci sono arrivate informazioni affidabili riguardo alla sua biografia, ma data la sua attuale popolarità, ulteriori dettagli sarebbero assai graditi.

Sciolari nasce nel 1927. Dopo essersi laureato in architettura, comincia un apprendistato da regista cinematografico, ma quando il padre muore improvvisamente nel 1949, torna a casa per occuparsi dell'azienda di famiglia, Sciolari Illuminazione, fondata nel 1892.

Negli anni '50 Sciolari diventa designer per la leggendaria fabbrica di illuminazione Stilnovo- fondata da Bruno Gatti a Milano nel 1946. Nel dopoguerra molte compagnie di design italiane stavano ricevendo ammirazione e attenzioni internazionali per il loro sperimentare con nuovi materiali e forme innovative ed eleganti. Sciolari invece rimane comunque vicino a materiali più tradizionali, come vetro opalino, perspex e ottone. Il suo lampadario Molecular (1955) prodotto da Stilnovo, ad esempio, mostra la sua inclinazione ad un'unione armoniosa di geometrie moderniste e materiali stile Art Déco.

Verso la fine degli anni '60 i design di Sciolari per la manifattura di famiglia acquisiscono grande popolarità presso interior designer di alto livello in Europa e negli Stati Uniti. Il suo lavoro subisce innumerevoli e disparate influenze, dal Cubismo al decostruttivismo e al minimalismo, che si uniscono in un'interpretazione futuristica e sofisticata del design - per i suoi lampadari utilizza cristallo e vetro smerigliato, e metalli brillanti giustapposti a finiture satinate, e combina bizzarramente ottone e metallo cromato.

Negli anni '70 la Sciolari Illuminazione vende con successo molte lampade e lampadari negli Stati Uniti, grazie a Lightolier & Progress Lighting, che nei suoi cataloghi annuali esponeva molte collezioni di Sciolari, come le serie Geometric, Habitat, Scultura, e Futura (le date precise di questi design sono sconosciute). Ciò risulta in ottime vendite, che consentirono all'azienda di famiglia di crescere rapidamente.

Molti sostengono che i migliori lavori di Sciolari sono proprio degli anni '70, quando il gusto si sposta da un rigido modernismo verso estetiche più artigianali e decorative, come l'Art Déco e la Space Age - simile tendenza può essere osservata nel lavoro di Paul Evans, François Monnet, e Verner Panton. La serie Cubic, realizzata in varie forme, finiture e configurazioni, è il lavoro più noto di Sciolari, e appare in numerosi programmi televisivi degli anni '70 e '80.

Sciolari fu inoltre il fondatore e primo presidente dell'Associazione commerciale di manifatture italiane di illuminazione.

Muore nel 1994. Oggi i suoi lampadari, lampade a sospensione e applique, sono pezzi di grande valore tra i collezionisti.