Annabella is an lamp realized by the Italian artist and designer Mario Ceroli (Castel Frentano, 1938) in the 1970s. Made in Italy. Very beautiful decorative lamp realized in Wood. Total dimension: 35 x 35 x 50. The label and the signature are present on the base. Mint conditions. A perfect piece for bringing exclusivity to every home. Mario Ceroli (Castel Frentano, 1938). Ceroli is an Italian sculptor and scenographer. Man who embodies worldliness and who usually frequents the premises of Via Veneto of the "Dolce Vita". Trained at the Academy of Fine Arts in Rome, under the guidance of Leoncillo Leonardi and Pericle Fazzini, Ettore Colla, whose assistant he became, directed his interest in ceramic works and initially reproduced ceramic sculptures. In 1957, he experimented with the use of wood, mainly tree trunks pierced by nails, with which in 1958 he won the prize for young Italian sculpture. At the end of the 1950s, wood became his favorite expressive material. In the sixties he carves large human shapes in raw wood which are often repeated in a serial way, becoming a hallmark of much of his production. It is therefore in the sixties, impressed by Pop art through the works of Louise Nevelson and Joe Tilson, that he arrives at the materials and shapes that would later characterize his creations.
Annabella è una lampada realizzata dall'artista e designer italiano Mario Ceroli (Castel Frentano, 1938) negli anni '70. Fabbricata in Italia. Bellissima lampada decorativa realizzata in legno. Dimensione totale: 35 x 35 x 50. L'etichetta e la firma sono presenti sulla base. Condizioni di zecca. Un pezzo perfetto per portare l'esclusività in ogni casa. Mario Ceroli (Castel Frentano, 1938). Ceroli è uno scultore e scenografo italiano. Uomo che incarna la mondanità e che frequenta abitualmente i locali di Via Veneto della "Dolce Vita". Formatosi all'Accademia di Belle Arti di Roma, sotto la guida di Leoncillo Leonardi e Pericle Fazzini, Ettore Colla, di cui diventa assistente, indirizza il suo interesse verso le opere in ceramica e inizialmente riproduce sculture in ceramica. Nel 1957 sperimenta l'uso del legno, principalmente tronchi d'albero trafitti da chiodi, con cui nel 1958 vince il premio per la giovane scultura italiana. Alla fine degli anni cinquanta il legno diventa il suo materiale espressivo preferito. Negli anni sessanta scolpisce nel legno grezzo grandi forme umane che si ripetono spesso in modo seriale, diventando un segno distintivo di gran parte della sua produzione. È quindi negli anni sessanta, impressionato dalla Pop art attraverso le opere di Louise Nevelson e Joe Tilson, che arriva ai materiali e alle forme che caratterizzeranno in seguito le sue creazioni.
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