Three marbles TOTEM Gueridon by Karen Chekerdjian Nero Marquinia, Rosso Levanto, Verde Imperiale Marbles Measures: 62 x 42 x 42 cm Numbered edition Karen Chekerdjian “I am not trying to say anything. But at the same time, I am trying to say everything.” Karen Chekerdjian’s trajectory into designing was unsystematic, comprised of a combination of practical experience in various creative fields and endeavours. Her practical beginnings were in advertising, working in both film and graphic design at Leo Burnett Beirut (1991), and as a co-founder of one of the first branding companies in the Middle East. Karen moved to Milan in 1997 to pursue a master’s degree in Industrial Design at Domus academy, under the guidance of Massimo Morozzi, a founder of Archizoom. She continued to work with Morozzi at Edra, where he was Art Director, in what effectively became a seminal and formative four-year mentorship (1997-2000). Mobil, a suspended hangar system and her first actualised work, was produced and distributed by the furniture company (1999). Less interested in making products, Chekerdjian used her time in Italy to experiment and explore the extensions and limitations of her art. She began to question what have become somewhat rigid assumptions regarding function, form, and meaning. Unknown to her then, Karen began developing potentials for dialogue and narrative, a language of designing, rather than focusing on creating a particular style. The ambiguity of her pieces, their ability to take on new functions in varied context and through different interpretations, in retrospect, became a continuous thread in her work.
Tre marmi TOTEM Gueridon di Karen Chekerdjian Nero Marquinia, Rosso Levanto, Verde Imperiale Marmi Misure: 62 x 42 x 42 cm Edizione numerata Karen Chekerdjian "Non sto cercando di dire nulla. Ma allo stesso tempo, sto cercando di dire tutto" La traiettoria di Karen Chekerdjian verso il design è stata asistematica, composta da una combinazione di esperienze pratiche in vari campi e sforzi creativi. I suoi inizi pratici sono stati nella pubblicità, lavorando sia nel cinema che nel design grafico presso Leo Burnett Beirut (1991), e come co-fondatrice di una delle prime società di branding in Medio Oriente. Karen si è trasferita a Milano nel 1997 per seguire un master in Industrial Design all'accademia Domus, sotto la guida di Massimo Morozzi, fondatore di Archizoom. Ha continuato a lavorare con Morozzi a Edra, dove lui era direttore artistico, in quello che effettivamente è diventato un mentore seminale e formativo di quattro anni (1997-2000). Mobil, un sistema di hangar sospeso e la sua prima opera realizzata, fu prodotto e distribuito dall'azienda di mobili (1999). Meno interessata a realizzare prodotti, Chekerdjian ha usato il suo tempo in Italia per sperimentare ed esplorare le estensioni e i limiti della sua arte. Ha iniziato a mettere in discussione quelli che sono diventati in qualche modo rigidi presupposti riguardanti la funzione, la forma e il significato. Sconosciuta allora, Karen ha iniziato a sviluppare potenzialità di dialogo e narrazione, un linguaggio di progettazione, piuttosto che concentrarsi sulla creazione di uno stile particolare. L'ambiguità dei suoi pezzi, la loro capacità di assumere nuove funzioni in vari contesti e attraverso diverse interpretazioni, in retrospettiva, è diventata un filo continuo nel suo lavoro.
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