Bellissimo ed importante dipinto del grande artista Enzo Benedetto protagonista assoluto del cosiddetto “Secondo Futurismo “
Rappresenta un paesaggio marino colto nella sua essenza di energia naturale con le onde del mare che si infrangono con potenza sulla costa, probabilmente uno scorcio della sua terra natale, la Calabria.
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Enzo Benedetto (Reggio Calabria 1905 – Roma 1993)
Benedetto, detto Record da Filippo Tommaso Marinetti, si avvicinò al secondo futurismo nel 1924 conoscendo Mino Somenzi e fu attivo come futurista fino alla sua scomparsa, divenendo un tenace continuatore dei principi del movimento, rivisitati nel 1967 col manifesto di Futurismo Oggi. Benedetto teorizza e pratica l’unione del colore con la parola e conia il termine cromo-paro-libera per definire la sintesi fra pittura e scrittura.
Nel 1926 promosse la sala futurista per la IV Biennale d'Arte Calabrese di Reggio Calabria in cui esposero, fra gli altri, Depero, Dottori, Tato, Fillia, Pozzo, Benedetta Marinetti e lui stesso.
Nel 1927 partecipa alla mostra nazionale futurista di Palermo.
Si trasferisce definitivamente a Roma nel 1927 e aderisce nel 1931 al Manifesto
In breve tempo partecipa alla “grande mostra futurista” di Imola, alla “prima mostra d'arte calabrese” in Roma, a quella dei 33 futuristi presso la galleria Pesaro di Milano,e soprattutto alla “grande mostra futurista” presso il “circolo artistico internazionale” di via Margutta in Roma.
Benedetto aveva cominciato a volare nel 1926 come documenta una foto dell’epoca. In quello stesso anno, ispirato alle gesta dell’omonimo aviatore, aveva eseguito il dipinto De Pinedo.
Aderisce al Manifesto già firmato da Balla, Marinetti, Depero, Dottori, Tato, Prampolini, Fillia, che propugna il trionfo di una spazialità potenziata dal volo nei suoi effetti dinamici e liberata dalla fissità dell’orizzonte.
Nella seconda guerra mondiale fu imprigionato in Africa dalle truppe inglesi sino alla fine del conflitto.
Benedetto continuò la sua attività futurista anche nel secondo novecento.
Dal 1939 al 1946 si arruola volontario per la campagna africana e viene destinato in Libia in seguito è rinchiuso per sei anni nei campi di concentramento di Alessandria di Egitto, Ismailia, ed in India a Bangalore e Yol nel Kashmir.
Durante questa prigionia può dipingere e alcune tele di questo periodo verranno riportate in Italia, arrotolate come bagaglio personale,
Nel gennaio 1943 realizza Yol, un nuovo ritratto psicologico ad olio di Francesco Tommaso Marinetti.
Nel 1946 rientra in italia e nell’Aprile del 1947 presenta la sua prima mostra personale romana.
L'esposizione dedicata al grande poeta italiano fondatore del futurismo, viene inaugurata da Benedetta Marinetti.
Nel 1948 fa una mostra personale a Capri presso la galleria, “l’oblò”, e a Reggio Calabria nella Hall del Teatro Comunale “ Francesco Cilea”.
Nel 1949 partecipa alla Biennale Calabrese di Reggio Calabria.
Nel 1950 quanta partecipa con ceramiche alla Mostra Selettiva dell'Artigianato Artistico nell'Angelicum di Milano, e con pitture alla Rassegna Storica del Futurismo nel palazzo di Re Enzo a Bologna.
In seguito tiene un importante personale a Milano, al “Centro d'Arte San Babila” e partecipa alla sesta quadriennale in Roma. Fa una mostra personale a Fano e un’ulteriore mostra a Roma nella Galleria del Palazzo delle Esposizioni e nella Galleria del teatro “il Millimetro”.
Nel 1951 partecipò a Bologna, Palazzo del Podestà, alla collettiva "Mostra Nazionale della Pittura e della Scultura futurista", con Acquaviva, Giacomo Balla, Primo Conti, Tullio Crali, Fortunato Depero, Gerardo Dottori.
Nel 1953 partecipa in Roma alla mostra “l'arte nella vita del mezzogiorno” ed è inserito nella giuria per l'assegnazione dei premi. Partecipa anche alla terza mostra “ il maggio di Bari” ed alla “ biennale del mare” di Rimini.
Dal 1954 al 1960 partecipa a molte mostre collettive come il “Sesto Maggio di Bari“, il premio “ Villa San Giovanni “, il “ premio Terni “, il “premio Avezzano“, la quinta mostra della “ Triglia d'Oro”, il premio Michetti, una personale a Varese, presso la “ piccola permanente“
Nel 1961 soggiorna in germania a Monaco di Baviera ed espone presso la galleria Schoeninger e nello studio “ Kuntz-Cabnier-Klimt “ della città. Spinto dall'antica amicizia di Emilio Pettoruti, soggiorna anche a Parigi, dove dipinge sintesi della città che ottengono grande successo.
Nel 1962 tiene una mostra personale a Venezia nella galleria San Vidal ed altra a Monaco di Baviera presso la galleria Wolfgang Gurlit.
Nel 1964 si ripresenta a Roma con una personale nella galleria Antea
Nel 1965 presenta suoi lavori alla “mostra della medaglia italiana“ presso la Zecca di Parigi.
Nel 1966 partecipa alla mostra della medaglia italiana, francese e spagnola, in Roma nel museo di Palazzo Braschi
Nel 1967 apre in Milano una importante mostra personale nella galleria “venezia “.; infine, nel giugno promuove la dichiarazione di “futurismo oggi “ sottoscritta dei pittori Giovanni Acquaviva, Alessandro Bruschetti, Angelo Caviglioni, Tullio Cratili, Tullio Dalla Brisola, M.G. Dalmonte, Mino delle Siste, Gerardo Antonio Marasco, Emilio Pettoruti e dall'architetto Alberto Sartoris.
Fonda nel 1969 il periodico “ futurismo oggi “ edito a Roma ed organizza la prima mostra collettiva patrocinata da questo giornale nel salone della biblioteca comunale di Formia.
nel 1970 organizza la seconda mostra di futurismo oggi a Prato nel palazzo Pretorio, intitolata “ 15 futuristi “.
Nel 1972 organizza la terza mostra di futurismo oggi. (16 futuristi) al Centro Internazionale di Genova.
Nel 1974 fa una sua personale a Lausanne nella White Gallery. Organizza la quinta mostra dei 25 futuristi nella civica galleria di Faenza e nella bottega dei Vaggeri di Via Reggio.
Nel 1975 pubblica Futurismo 100%, è promotore del Comitato internazionale di onoranze a a F.T.Marinetti, indetto dal periodico “ futurismo oggi“ per il primo centenario della nascita del poeta. Aderiscono oltre 100 futuristi esponenti della cultura di tutto il mondo.
Nel 1978 partecipa alla rassegna IBLA di Modica di Ragusa e pubblica con la collaborazione di oltre 100 futuristi, l'almanacco futurista 1978.
Nel 1979 rende omaggio ad Einstein con una mostra in Roma nella galleria P21, mentre a Reggio Calabria l'amministrazione comunale lo ospita con una vasta antologica nell'ambito dell'autunno culturale reggino.
Nel 1980 fa una mostra personale, “struttura, “ a Parigi presso la galleria N.R.A., a Milano partecipe alla biennale della città e alla Spezia fa una grande mostra personale.
Nel 1981 fa una mostra personale nella “Maison de la culture“ di Amiens.
Nel 1983 partecipa alla mostra nel Museo d'arte moderna di Parigi.
Nel 1986 partecipa a una manifestazione a Cosenza in onore dei pittori futuristi calabresi Boccioni, Marasco e Benedetto. A Roma, nello spazio culturale, “ quadrato di idea“ gli viene dedicata una serata con la proiezione di un'antologia di pitture, commentata da Luigi Tallarico, Giuseppe Selvaggi e Gino Blois. In Torino, una mostra antologica, nella galleria d'arte, “ il Narciso“ viene presentata da Marizio Pinottini. presso la galleria “ il luogo, “ di Roma, viene fatta una dedica agli, “spazi multiformi“ di Benedetto, (ceramiche, pubblicità, scenografie, teatro) presentata ma da Mario Verdone.
Nel 1988 interviene presso l'Università di Architettura di Reggio Calabria per ricordare Il futurismo.
Nel 1989, presso Vismararte in Milano, fa una mostra di opere recenti (tempere, scenografie, disegni e documenti) sempre in difesa della continuità ideologica del futurismo. Pubblica il numero di Futurismo Oggi “ sodalizio con Marinetti “ con numerosi interventi per l'esaltazione dell'ottantesimo compleanno del primo manifesto di Marinetti.
Dal 1990 prosegue la sua opera di artista e di promotore degli ideali del futurismo.
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