Il designer industriale Toshiyuki Kita nasce ad Osaka, in Giappone, nel 1942. Studia presso il Naniwa Design College di Osaka (oggi Osaka University of Arts), dove si laurea in Design industriale nel 1964, per lavorare poi come product developer per una fabbrica di alluminio. Presto però decide di aprire il proprio studio di design nel 1967 per dedicarsi alla sua vera passione, il design di sedie. La sua scultorea sedia Saruyama (1967) per Moroso riflette forme naturali come iceberg, canyon e montagne, adattate alla forma umana.
Nel 1969 Kita si trasferisce in Italia, dove lavora come designer per compagnie come Bernin, Bilumen e Cassina. Nel 1980 disegna la giocosa e versatile sedia Wink per Cassina, forse il suo lavoro più popolare: questa sedia reclinabile multifunzionale può essere regolata in varie posizioni, e la sua fodera rimovibile può essere cambiata per intonarsi alla stagione o al gusto del proprietario.
I design di Kita si concentrano sulla dicotomia tra l'Est e l'Ovest del mondo, e tra passato e futuro; creando pezzi assolutamente particolari ed individuali, Kita combina design e tecnologie all'avanguardia con arti decorative tradizionali giapponesi, utilizzando materiali naturali come la carta di riso Washi, o la vernice Urushi. Creazioni iconiche di Kita includo il tavolo Kick (1983) per Cassina, complementare alla sedia Wink; la sedia Multilingual (1991), disegnata per l'Esposizione universale di Siviglia; la sedia reclinabile K10 Dodo (2000) e la serie K06 Aki Biki Canta (2000) per Cassina; Aquos LCD TV (2000) per Sharp; e Wakamaru, il primo robot domestico dalla forma umanoide (2002) per Mitsubishi Electrics.
Il lavoro di Kita fa parte della collezione permanente di moltissimi musei del mondo, tra cui il MoMA di New York, il Centro Georges Pompidou di Parigi, ed il Museum für Kunst und Gewerbe di Amburgo. Nel 1975 riceve il premio della Japan Interior Designers Association, il premio Product Design nel 1983, il premio Delta de Oro nel 1990, ed è uno dei tre designer non italiani ad essersi aggiudicato il prestigioso Compasso d’Oro alla carriera nel 2011 della IDA. Kita è inoltre autore di molti libri sul design come Exploration of Design 1969—Why I went to Italy to Design (2012) e Toshiyuki Kita: The Soul of Design (2001), tra gli altri.
Professore presso il dipartimento di Design dei prodotti dell'Università di Osaka dal 2003, Kita lavora anche come curatore per molte mostre in Italia e Giappone. Al momento si dedica anche alle arti tradizionali, e allo sviluppo dell'artigianato locale.
*Immagini per gentile concessione di Toshiyuki Kita, se non altrimenti specificato