Max Sauze

Francia

Il maestro del metallo franco-algerino Max Sauze nasce ad Algeri nel 1933, dove studia presso la École Supérieure des Beaux-Arts d’Alger (1953- 56) per continuare poi gli studi a Parigi, alla École Camondo (1956-59). Poco dopo la conclusione del suo percorso accademico, Sauze comicia a produrre i propri disegni in un piccolo studio e laboratorio ad Algeri, ma nel 1963 fa ritorno in Francia, stabilendosi a Éguilles, vicino ad Aix-en-Provence.

Nel 1968 Sauze fonda la propria omonima azienda dedicata alla lavorazione dell'alluminio - in particolare volta alla creazione di lampade e sistemi d'illuminazione dinamiche e scultoree. I suoi progetti includono spesso fasce di alluminio intrecciate su strutture in cavo metallico. Si dice che la scelta di questo processo di produzione provenga dalla prospettiva dell'artista sulla vita, derivante da una profonda comprensione della natura ciclica di essa.

I pezzi più famosi di Sauze portano il nome di costellazioni e corpi celesti, come il complesso lampadario dalle forme geometriche Cassiopeia (circa 1969), originalmente creato per il Centro congressi di Aix-en-Provence. Altre creazione di grande rilievo ed importanza artistica includono il lampadario Orion (circa 1967) - presentato per la prima volta al Salon des Artistes Décorateurs - la lampada da tavolo Uranus (circa 1970), ed i tavoli ad incastro Isocele (circa 1970s).

Il lavoro di Max Sauze, che spazia dalla scultura al design di giardini, dalla ceramica all'architettura e all'illuminazione, includendo anche opre letteriare, è emblematico del rinascimento dell'artigianato distintivo degli anni '60 e '70, che aprì la strada al postmodernismo. Sebbene Sauze si sia ufficialmente ritirato, continua a vivere a Éguillee, dove il suo Giardino è aperto al pubblico. Suo figlio, Sebastien Sauze, ha preso le redini dell'azienda di famiglia, e continua a produrre i design del padre.

 

* Immagini per gentile concessione di Max Sauze