Jacques Biny

Francia

Il designer industriale e di interni francese Jacques Biny (1913-1976) è particolarmente attivo in Francia negli anni '50 e durante i '70. È famoso per la sua serie di lampade sofisticate per la casa, e per i pezzi che ha prodotto di designer come Michel Buffet e Jean Boris Lacroix. Oggi non è ancora troppo conosciuto come designer, ma i suoi rari pezzi sono molto ricercati dai collezionisti.

Jacques Biny nasce nel 1913 a Valenza (Drôme), Francia: fin da giovane Biny mostra un forte interesse per l'architettura e la decorazione, e nel 1932 comincia i suoi studi all'École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs a Parigi. Dopo la laurea nel 1935 torna nella sua città natale per dedicarsi al mestiere di designer di interni. Dovendosi confrontare con una mancanza di impianti di illuminazione pratici per la casa moderna, comincia a disegnare lampade per clienti che sarebbero state poi prodotte dall'azienda di intonaci Decoration Architecturale.

Biny torna a Parigi nel 1950, nel momento della ricostruzione e rinnovazione del dopoguerra. Dovendo affrontare un forte rifiuto verso il design modernista all'inizio degli anni '50, Biny ha difficoltà a vendere i suoi lavori (la produzione ridotta rende i suoi primi molto rari). Dovendo fare i conti con la difficoltà nel trovare una manifattura adatta alla produzione del suo lavoro - finora prodotto da Omnialux - apre la propria azienda nel 1953, chiamata Luminalité. Il suo laboratorio si trova a rue de la Folie Régnault a Parigi, e qui non solo produce i suoi design, ma permette di fare lo stesso anche a designer modernisti contemporanei che affrontano i suoi stessi problemi. Come è noto, recluta alcuni dei migliori designer di illuminazione del tempo, tra cui Jean Boris Lacroix (1902-1984) - noto sostenitore del primo movimento modernista negli anni '30; Louis Baillon; Gustave Gauthier; e il giovane Michel Buffet (nato nel 1931), il cui lavoro aiuta a consolidare il nuovo marchio e la sua identità. La produzione classica di Biny include le lampade da parete B206 e B205 e la lampada B201 (tutte nel 1952) di Buffet, e la lampada da parete 302 (1957) di Lacroix - che è uno dei primi esempi dell'utilizzo di perspex colorato in design di illuminazione e che ha ispirato il movimento del neoplasticismo.

Il lavoro di Biny è caratterizzato dalla sua ingenuità e da un audace uso di nuovi materiali - come per esempio di lastre in metallo perforato e perspex, che usa per diffondere e rinfrangere la luce in maniera funzionale. Crea forme nuove radicalmente semplificate e innovative - che sembrano in movimento grazie a bracci e perni flessibili - disegnate per spazi moderni. Biny disegna alternative per arredare differenti nicchie della casa, tra cui lampade da parete, da terra, da soffitto e da tavolo. La sua ricerca sull'illuminazione nella camera da letto è molto nota, ed è risultata in una serie di ingegnose applique da comodino, che permettono di leggere senza disturbare chi dorme accanto. Altre lampade da parete di spicco sono 219 (1950); 224 (1950); 163 (1953) - la più famosa di Biny e quella maggiormente prodotta in serie - 193 (1955), la lampada da soffitto 215 (1956/7); e le lampade 238 (1958); e 258 (1961).

Solo negli anni '60 i design di Biny hanno molto successo per la loro sofisticatezza, e ciò gli permette di concentrarsi su progetti più tecnici per luoghi pubblici. In questi anni a Biny vengono commissionati progetti su larga scala per il disegno di illuminazione per cinema e hotel, per il Palace e la Préfecture di Valenza, e per i cantieri navali di Saint-Nazaire.

Biny possiede e dirige Luminlaité fino alla sua morte nel 1976. Recentemte, il lavoro di Biny è stato esibito al Design Miami/ Basel alla Galerie Pascal Cuisinier in Basilea e a Parigi nel 2015, che, per la prima volta, introduce il suo lavoro a molti amanti del design.