Bruno Mathsson
Svezia
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Bruno Mathsson
All images © Fritz Hansen, all images © Fritz Hansen
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Series 7 and Model 3107, Product: 3107, table Finish: lacquer, whitet Designer: Arne Jacobsen , Piet Hein, Bruno Mathsson Year of design: 1955, 1968
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Series 7 and Superellipse, Series 7 in stained oak and Superellipse table in white model B413. Chair designed by Arne Jacobsen in 1955, stained oak introduced in 2005. Table designed in 1968 by Piet Hein.
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Model D717, Table, model D717 in walnut. Table designed by Piet Hein and Arne Jacobsen in 1968, with new top in 2007. Part of the Spring/Summer Collection 2007.
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Superellipse Table (1968), designed by Piet Hein, Bruno Mathsson, and Arne Jacobsen for Fritz Hansen
© Fritz Hansen
Bruno Mathsson nasce nel 1907 a Värnamo, in Svezia. Il padre Karl è un artigiano ebanista, discendente da una famiglia di tre generazioni di falegnami, ed il giovane Bruno è da subito esposto alle innumerevoli possibilità di lavorazione del legno, specialmente quelle offerte dalle nuove tecnologie del tempo. Designer ed architetto autodidatta, Mathsson viene ispirato dal movimento funzionalista e, con l'obbiettivo di espandere il commercio famigliare, studia ferventemente nel corso degli anni '20 e '30 alla ricerca delle migliori possibilità di lavorazione di vari tipi di legname.
I design di arredamento di Mathsson sperimentano con curve ed altezze inusuali, e sono guidati dai principi del funzionalismo e dell'ergonomia. Una sua collezione di mobili in legno curvato viene esposta nel 1937 al World Exposition di Parigi, portandolo all'attenzione dei critici internazionali; la sua sedia Eva (chiamata all'epoca Work Chair) viene ben presto acquistata in grandi quantità per gli spazi pubblici del MoMA di New York, la cui inaugurazione era alle porte. Nel 1939 espone altri lavori alla World Fair di New York, affermando così la sua reputazione negli Stati Uniti. Negli anni '50 la sua attenzione si sposta sull'architettura, i suoi progetti residenziali vedono il vetro come uno dei materiali preferiti del designer; ma negli anni '60 torna all'arredamento, cominciando a lavorare con l'acciaio tubolare - la sua collaborazone con il matematico Piet Hein alla creazione del tavolo Super Ellipse, adagiato su gambe create da più cavi in metallo sottilissimo che danno l'impressione che il tavolo stia fluttuando in aria, è una pietra miliare del suo lavoro più maturo.