Bokja

Beirut, Libano

I designer Huda Baroudi e Maria Hibri co-fondano Bokja nel Libano nel 2000. Lo studio di design e artigianato basato a Beirut produce pezzi di arredamento e accessori fatti a mano, che combinano forme Mid-Century classiche con rivestimenti patchwork composti di resti di tessuti vintage e nuovi, prodotti in Medio Oriente. Bokja lavora con una rete di artigiani, falegnami e designer locali per creare ogni singolo pezzo - oltre al design infatti Bokja ritiene fondamentale l'impegno sociale; questo riguarda non solo gli artigiani e i materiali con i quali lavorano, ma anche eventi come raccolte di fondi per l'educazione locale e altre cause importanti per le due designer.

Baroudi (nata a Sidone, nel Libano) e Hibri (nata a Beirut) si incontrano all'inizio degli anni 2000 attraverso un amico comune che aveva capito che le due condividevano la stessa passione per i tessuti e per i pezzi di arredamento unici e di seconda mano. Bokja muove i primi passi in una villa abbandonata a Beirut, cui si riferiscono come "il Palazzo". Nel 2008 l'atelier si espande in un secondo spazio nello stesso quartiere.

I pezzi di Bokja sono stati inclusi in numerose mostre, tra cui And Then There Were None alla Cuadro Fine Art Gallery a Dubai (2013), Arabic Seasons all'Institut de Monde Arabe a Parigi (2012), e Talking Textiles, curata da Li Edelkoort, allo Spazio Gianfranco Ferré a Milano (2011).