Arnout Meijer

Amsterdam, Paesi Bassi

Il designer Arnout Meijer nasce a Rotterdam nel 1988, e studia all'Università tecnica di Delft dal 2006 al 2008, prima di iscriversi alla Design Academy di Eindhoven, dove si laurea nel 2012. Nel 2011 lavora come tirocinante presso lo studio di Richard Hutten, a Rotterdam. Dopo la laurea Meijer fonda il suo studio omonimo a Rotterdam, che sposterà due anni dopo ad Amsterdam.

I progetti di Meijer, commissionati ed indipendenti, spaziano da sculture pubbliche, interventi architettonici, design di interni, a video e prodotti. Il suo lavoro è caratterizzato da una continua esplorazione dei concetti di percezione e luce; con le sue parole, "la maniera in cui percepiamo il mondo attorno a noi definisce la realtà in cui viviamo. Senza ombra di dubbio, il nostro senso predominante è la vista, che dipende interamente dalla presenza della luce."

Lavori degni di nota ad oggi, includono la serie di illuminazione scultorea Thanks for the Sun (2013, il progetto di laurea del designer), Thanks for the Planets (2014), e Thanks for the Sky (2015), che includono luci al LED che emettono luce fredda e calda, permettendo così a chi le usa di alterare l'atmosfera in cui ci si trova. Nel 2014 Meijer torna a collaborare con Studio Richard Hutten agli interni del Gemeentemuseum Den Haag, il museo di design ed arte dell'Aia. La serie del 2016 One Point Perspective, per la galleria di Bruxelles Victor Hunt, merita di concludere questa lista di lavori di rilievo, con le sue forme luminose che variano nella forma a seconda dell'angolo da cui vengono osservate.

Il lavoro di Meijer è stato incluso in molti eventi e mostre, tra cui presso il Musée des Arts Décoratifs, la Moscow Biënnale, il PAD Paris, durante il Salone del Mobile di Milano, a Villa Noailles, presso l'Het Nieuwe Instituut, ed il Art/Design Basel, tra altre istituzioni, ed è stato pubblicato in diverse pubblicazioni, tra cui Frame Magazine, The New York Times Magazine, Architectural Digest Germany, Wallpaper, e Wired.