AURELIANO MILANI (attributed) (Bologna, 1675 - Rome, 1749) "The Repentance of Saint Peter" Oil on canvas, 75x58.5 cm without frame 85cm x 68.5cm with frame Aureliano Milani (Bologna, 1675 - Rome, 1749), Italian painter active during the late Baroque period. The painting is a refined product of 17th century Bolognese painting. The scene shows the repentance of Saint Peter, a theme that enjoyed great popularity during the Counter-Reformation. The Saint, presented from the waist up, has his hands together in an attitude of intimate conversation and looks up to heaven while tears wet his cheeks. A thick white beard frames the Saint's face, while his half-open mouth and disheveled curls make the image more lively. The light coming from the left illuminates the saint's face, which is also notable for the ochre tone of his cloak. The intensity of the saint's face and the powerful dosage of chiaroscuro reveal the work of a painter of great calibre, well acquainted with Guido Reni's essays on the subject. The theme of the Weeping Saint Peter was frequently tackled by artists of the Carracci school in the first two decades of the century. The intimate and pathetic tone of the work brings it close to the style of Aureliano Milani, a high-level Bolognese artist who, in the choice of warm colours and in the expressive force of the figures, renews the strength of the Carracci painting, especially that of Ludovico. Stylistically, the figure does not seem very far removed from those of St. Luke and St. Pellegrino in the Basilica dei Servi in Bologna, painted before his departure for Rome in 1719. Although he began his training as a pupil of his uncle Giulio Cesare Milani and later Lorenzo Pasinelli and Cesare Gennari, his style as an artist moved away from that of these masters. He consciously tried to approach the Carracci way of doing things. He conscientiously studied the frescoes that Annibale and Agostino Carracci had executed in the Magnani and Fava palaces almost eighty years earlier. The patronage of Count Alessandro Fava allowed him full access to these works. He made copies of the most famous works of the Carracci, trying to emulate the vigorous male figures that the brothers had included in their great compositions. However, he was never a great colourist, and his contemporaries criticised him for this. Milani eventually settled in Rome (1719), although he left his large family in Bologna. In the capital of the popes he obtained numerous commissions and established relationships with other artists such as Domenico Maria Muratori and Donato Creti. In Bologna he left numerous disciples, such as Antonio Gionima and Giuseppe Marchesi, il Sansone. In the fresco decoration of the Galleria del Palazzo Doria Pamphili in Rome he left his own version of Carrara art, done with grace and ease.
AURELIANO MILANI (attribuito) (Bologna, 1675 - Roma, 1749) "Il pentimento di San Pietro" Olio su tela, 75x58,5 cm senza cornice 85cm x 68,5cm con cornice Aureliano Milani (Bologna, 1675 - Roma, 1749), pittore italiano attivo nel tardo Barocco. Il dipinto è un raffinato prodotto della pittura bolognese del XVII secolo. La scena mostra il pentimento di San Pietro, un tema che godette di grande popolarità durante la Controriforma. Il Santo, presentato dalla vita in su, ha le mani giunte in un atteggiamento di intimo colloquio e guarda verso il cielo mentre le lacrime gli bagnano le guance. Una folta barba bianca incornicia il volto del Santo, mentre la bocca semiaperta e i riccioli spettinati rendono l'immagine più vivace. La luce proveniente da sinistra illumina il volto del santo, che si distingue anche per il tono ocra del mantello. L'intensità del volto del santo e il potente dosaggio del chiaroscuro rivelano l'opera di un pittore di grande levatura, che ben conosceva i saggi di Guido Reni sul tema. Il tema del San Pietro piangente fu affrontato frequentemente dagli artisti della scuola dei Carracci nei primi due decenni del secolo. Il tono intimo e patetico dell'opera la avvicina allo stile di Aureliano Milani, artista bolognese di alto livello che, nella scelta dei colori caldi e nella forza espressiva delle figure, rinnova la forza della pittura dei Carracci, soprattutto di Ludovico. Stilisticamente, la figura non sembra molto distante da quelle di San Luca e San Pellegrino nella Basilica dei Servi a Bologna, dipinte prima della sua partenza per Roma nel 1719. Pur avendo iniziato la sua formazione come allievo dello zio Giulio Cesare Milani e successivamente di Lorenzo Pasinelli e Cesare Gennari, il suo stile artistico si allontana da quello di questi maestri. Cercò consapevolmente di avvicinarsi al modo di fare dei Carracci. Studiò coscienziosamente gli affreschi che Annibale e Agostino Carracci avevano eseguito nei palazzi Magnani e Fava quasi ottant'anni prima. Il mecenatismo del conte Alessandro Fava gli permise di avere pieno accesso a queste opere. Eseguì copie delle opere più famose dei Carracci, cercando di emulare le vigorose figure maschili che i fratelli avevano inserito nelle loro grandi composizioni. Tuttavia, non fu mai un grande colorista e i suoi contemporanei lo criticarono per questo. Milani si stabilì infine a Roma (1719), pur lasciando la sua numerosa famiglia a Bologna. Nella capitale dei papi ottenne numerose commissioni e stabilì rapporti con altri artisti come Domenico Maria Muratori e Donato Creti. A Bologna lasciò numerosi discepoli, come Antonio Gionima e Giuseppe Marchesi, il Sansone. Nella decorazione ad affresco della Galleria del Palazzo Doria Pamphili a Roma ha lasciato una sua versione dell'arte carrarese, eseguita con grazia e disinvoltura.
Contattaci
Fai un'offerta
Abbiamo notato che sei nuovo su Pamono!
Accetta i Termini e condizioni e l'Informativa sulla privacy
Contattaci
Fai un'offerta
Ci siamo quasi!
Per seguire la conversazione sulla piattaforma, si prega di completare la registrazione. Per procedere con la tua offerta sulla piattaforma, ti preghiamo di completare la registrazione.Successo
Grazie per la vostra richiesta, qualcuno del nostro team vi contatterà a breve.
Se sei un professionista del design, fai domanda qui per i vantaggi del Programma Commerciale di Pamono